Complice anche un semi lockdown da recrudescenza Covid-19, nelle settimane passate ci siamo più o meno tutti trovati sul divano a cercare qualcosa da vedere per passare il tempo. E, diciamolo, ci siamo imbattuti in Virgin River, romantica serie Netflix ambientata tra le foreste della California del nord (dove, sorprendentemente, fa freddissimo!), con un cast in grado di tenere incollato allo schermo giovani e meno giovani, perché fondamentalmente è una soap-opera di alto livello.

 

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Dai romanzi alla serie tv

La serie è basata sui romanzi di Robyn Carr, famosa scrittrice di novelle rosa, che a partire dal 2007 ha pubblicato le storie di Virgin River, arrivando ad oggi, a ben 22 libri dedicati alle vicende ambientate nella ridente cittadina del North California!

Non c’è quindi da meravigliarsi se in Italia questi romanzi siano editi da Harmony, e che, sulla scia del buon successo di pubblico mondiale, Netflix abbia deciso di trarne una serie tv.

Chi conosce i libri, troverà sicuramente alcune differenze sostanziali nella trama, resa più drammatica e interessante dagli sceneggiatori del telefilm.

Ciò che è stato mantenuto è invece l’ambientazione, uno dei punti di forza della serie, che per molti altri aspetti resta piacevole, ma non del tutto convincente.

  • La trama della 1° stagione

Incentrata sulla figura dell‘infermiera ostetrica Mel, la prima puntata della serie si apre con un trasferimento, da parte della protagonista, dalla caotica Los Angeles alla tranquilla cittadina di Virgin River.

Immerso tra monti e boschi, con una popolazione decisamente esigua, il posto sembra perfetto per chi decida di rifugiarsi per qualche giorno nella tranquillità della natura o chi debba fuggire da qualcosa (o qualcuno).
Scopriremo presto, tramite dei flashback, che Mel in realtà ha deciso di dare un taglio netto con la sua vita precedente per alcuni, drammatici motivi.
A Virgin River la protagonista incontrerà e stringerà presto legami con alcuni abitanti del luogo, e la sua vita si complicherà, suo malgrado.

 

 

I personaggi principali

Oltre a Melinda “Mel” Monroe, interpretata dala splendida Alexandra Breckenridge, Virgin River è popolata da una schiera di co-protagonisti d’eccezione, volti noti del piccolo e grande schermo USA.

  • Jack Sheridan

Interpretato da Martin Henderson, già conosciuto per Grey’s Anatomy, è un veterano dell’esercito e proprietario del bar del paese: il bello, un po’ frollato ma sempre piacente, con cui la protagonista vivrà fin da subito una forte attrazione.

  • Vernon “Doc” Mullins

Altro volto molto amato e sex symbol del piccolo schermo dagli anni ’70, Tim Matheson interpreta il burbero Dottor Mullins, capo di Mel e fra i cittadini più conosciuti e apprezzati di Virgin River.

  • Hope McCrea

Sindaco di Virgin River, Hope è interpretata da Annette O’Toole, che in molti ricordano per Smallville. Sicuramente il personaggio più sfaccettato e divertente dell’intera serie, è lei ad assumere Mel come infermiera e a convincerla a restare, quando la situazione diventerà più difficile.

Il quartetto di protagonisti è poi affiancato da una serie di comprimari decisamente validi, che vedranno le loro storie incrociarsi e farsi sempre più interessanti col passare delle puntate.

 

 

Perché vedere Virgin River

Sebbene le premesse possano sembrare poco invitanti, soprattutto per i maschi adulti, in realtà Virgin River è un buon prodotto, e il successo avuto lo dimostra.

  • Un pot-pourri di serie amate

La serie riesce ad unire in sé le reminiscenze di molti telefilm amati dal pubblico, perché per certi versi ricorda un Dawson’s Creek proiettato 20 anni avanti, ha in alcuni momenti il brio di Una mamma per amica e quel non so che, specialmente nell’ambientazione, di Everwood.
Se poi vogliamo metterci anche un pizzico de La donna del West e Un medico tra gli orsi per la parte medica, il gioco è fatto.

Ci perciò ritroviamo in un ambiente familiare, qualcosa che funziona sostanzialmente dalla metà degli anni ’90: dialoghi interessanti, trame contorte ma non cerebrotiche, storie d’amore, qualche tematica scomoda affrontata senza cadere nel melodramma ecessivo, un cattivo dotato di fascino e, di fondo, gente bella (ma non bellissima, così da risultare credibile) inserita in un contesto naturale mozzafiato. Inoltre Virgin River strizza l’occhio al politically correct, con personaggi di una certa età e quasi ogni “minoranza” etnica.

Ovvio, non troviamo originalità o scelte stilistiche che ci facciano gridale al miracolo, ma un prodotto ben confezionato, che si guarda tranquillamente dopo una giornata difficile e che un po’ ci rimette in pace con noi stessi. Serve anche questo, dopotutto.

 

 

  • Dov’è stata girata la serie Virgin River?

Uno dei motivi principali per cui vedere Virgin River, oltre ai capelli della protagonista (come fa ad avere sempre una piega perfetta in mezzo al nulla?!), è, senza dubbio, la vista di paesaggi naturali splendidi e di set di interni caldi ed accoglienti.
Nella finzione la cittadina di Virgin River dovrebbe trovarsi nella California del nord, ma le riprese della serie sono in realtà realizzate nella zona di Vancouver, a Hollywood North, il nuovo centro di riprese stabilito nella Columbia Britannica canadese. Qui si girano molte altre serie, come Riverdale e Le terrificanti avventure di Sabrina.

Per quanto riguarda la baita semi diroccata di Mel, trasformata da Jack in un meraviglioso cottage, è la casa del custode del Murdo Frazer Park, sulla North Shore di Vancouver, e negli anni è comparsa anche in serie come Fringe, Stargate, Supernatural o The Flash.

Per le parti naturalistiche, il fiume Squamish e la sua vicina cittadina Brackendale, sono usate per il Bar di Jack e alcune delle parti sul fiume e le cascate, sono le vicine Shannon Falls. Altri luoghi di ripresa sono Snug Cove sulla Bowen Island, Burnaby, o Port Coquitlam, tutte nell’area intorno a Vancouver.

 

 

In arrivo la 3° stagione nel 2021 (spoiler alert!)

Nel caso non fosse chiaro dal titolo, se non volete rovinarvi la visione delle prime due stagioni disponibili su Netflix, non andate avanti a leggere l’articolo.

Ok, dove eravamo rimasti? Dopo una serie di puntate di introduzione dei personaggi nella 1° stagione e il delinearsi di storie d’amore e dei rapporti fra i vari protagonisti, nella 2° stagione la trama è diventata degna di una soap opera.

Tra la gravidanza di Charmaine, Paige fuggita con il figlio per evitare di finire in prigione, Preacher preoccupato che possano ritrovare il cadavere di Wes, Doc e Hope che nascondono il loro ritrovato amore, Brady passato al lato oscuro sotto la cattiva influenza del “villain” Calvin, Lizzie e Ricky e la loro teen-romance e, ovviamente, Jack e Mel che si amano, non si amano, si vogliono, non si vogliono e via così, non ci si è annoiati un attimo.

  • Il finale della seconda stagione e l’uscita della terza

L’ultima puntata della 2° stagione, dopo un inizio relativamente tranquillo, mette in campo dubbi a profusione: Jack morirà? Doc è malato? E Preacher se ne andrà? Ci aspettiamo quindi che questi quesiti vengano risolti all’uscita della terza.

La terza stagione, girata dalla produzione Netflix tra fine agosto e dicembre 2020, è stata ufficialmente confermata solo al 18 dicembre dal colosso dello streaming, ad una settimana dalla fine delle riprese. L‘uscita dovrebbe essere alla fine del 2021, per alcuni ritardi nelle riprese dovute alle restrizioni Covid e alla successiva postproduzione. Si manterrebbe così il periodo di uscita delle due stagioni precedenti.

Gli attori principali sono tutti confermati,  e sono in arrivo nuovi personaggi, tra cui Zibby Allen che interpreterà la sorella di Jack, Brie, un’avvocato in carriera e Stacey Farber, che sarà Tara Anderson, la figlia di Lilly (Linda Boyd), di cui si è sentito spesso parlare nelle due stagioni precedenti e che finalmente arriverà in pianta stabile a Virgin River per aiutare la madre con la piccola Chloe.

 

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