Le stufe elettriche sono tra i sistemi di riscaldamento più utilizzati per riscaldare in maniera rapida ambienti piccoli, come bagni, uffici o per potenziare il proprio impianto. L’utilizzo di tali dispositivi può tuttavia incidere spiacevolmente sulla bolletta della luce, a seconda della tipologia che si intende acquistare.
Fortunatamente in commercio esistono nuove stufe elettriche a basso consumo energetico, particolarmente apprezzate grazie all’immediato rilascio di calore nell’ambiente circostante, alla loro facilità nel trasporto ed alla massima flessibilità di impiego fra le mura domestiche.
Quanto consuma una stufa elettrica?
Differenziandosi per dimensioni e calore fornito, in generale le stufe di questo tipo assorbono una potenza compresa fra 750 e 1.500 W. Una piccola stufetta elettrica potrebbe consumare quindi una quantità non indifferente di energia, facendo schizzare la bolletta della luce in maniera imprevista.
Chiaramente i consumi di energia si riducono nettamente nel caso in cui si decida di optare per modelli a risparmio energetico, come nel caso, ad esempio, della stufa alogena o al quarzo, che arrivano a consumare intorno agli 800W, meno della metà dei classici modelli a resistenza.
Stufe elettriche per riscaldamento, quali tipologie esistono?
Il mercato offre una vasta gamma di stufe che consumano poco rispetto a quelle tradizionali e che ne permettono quindi un uso più massivo durante la giornata, senza dover aspettarsi un conto in bolletta troppo salato.
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Stufa elettrica a olio o radiatore
Le stufe elettriche ad olio sono particolarmente economiche in quanto permettono di riscaldare anche ambienti di grandi dimensioni ( 20,40 mq) grazie alla presenza dell’olio che viene riscaldato dentro il radiatore e che produce il calore necessario per riscaldare un’intera stanza. Proprio perché il processo di diffusione del calore della stufa elettrica ad olio si basa sul riscaldamento dello stesso, esso non potrà avvenire in maniera rapida.
Rispetto ad altri modelli tuttavia, il radiatore ad olio ha il pregio di riuscire a mantenere la temperatura calda all’interno della stanza per molto più tempo rispetto ad altre tipologie di stufe. Altra caratteristica che li rende apprezzabili sul mercato è il fatto che non richiedano né manutenzione e installazione, offrendo altresì una grande maneggevolezza ad un prezzo contenuto, dai 50 agli 80€.
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Stufa alogena a basso consumo
Le stufe alogene sono consigliate per chi desidera riscaldare ambienti piccoli a distanze limitate, proprio a causa della loro capacità di riscaldamento non molto elevata: esse infatti funzionano grazie al calore emesso da 3 o 4 lampade alogene di 400-450W di potenza ciascuna.
La loro modalità di riscaldamento si attua sia per irraggiamento che per convenzione, assicurando un certo calore nelle immediate vicinanze, con un costo effettivamente piuttosto basso. In genere la stufa alogena a basso consumo si utilizza come supporto di un’altra fonte di calore, oppure in stagioni con temperature non particolarmente rigide, quando ancora non viene attivato il riscaldamento vero e proprio.
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Termoventilatore a basso consumo
I termoventilatori non sono altro che ventilatori con una resistenza al loro interno in grado di emettere aria calda. In commercio esistono modelli di ogni tipo, con varie resistenze o livelli di potenza generalmente compresi tra 1900W e 2200W. In fase d’acquisto è maggiormente consigliabile optare per i termoventilatori con termostato, che possono essere tenuti accessi per tempistiche più prolungate, mantenendo la temperatura della stanza più o meno costante.
Inoltre, i prodotti più accessoriati possiedono la funzione Eco energy, grazie alla quale il termoventilatori lavora sulla base di cicli di wattaggio, alternando potenza massima e quella minima.
Perché acquistare una stufa elettrica a risparmio energetico
Chi decide di acquistare una stufa elettrica sceglie un prodotto che vada ad aggiungersi ad un sistema di riscaldamento tradizionale, o lo sostituisca in casi in cui un impianto centralizzato o la mancanza di impianto classico non permettano un efficiente calore in tutta la casa.
In certi casi è anche una scelta rapida per riscaldare ambienti circoscritti, come bagni, camerette dei bambini, camper, ed in taluni situazioni, come ad esempio nelle seconde case dopo mesi di inutilizzo.
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Come risparmiare sulla bolletta con le stufe elettriche a risparmio energetico
Spesso ricorriamo a questo tipo di elettrodomestico prima di fare una doccia, per avere un ambiente maggiormente confortevole, oppure per evitare di accendere il riscaldamento di tutto l’appartamento nelle stagioni ancora medio calde, oppure quando il nostro impianto non è ottimizzato ancora ai massimi livelli.
Dal punto di vista del risparmio energetico, inoltre, la scelta di una stufa elettrica è un modo per tagliare i costi del metano preferendo l’energia elettrica, grazie anche al mercato attuale che offre dei modelli a basso consumo energetico e particolarmente performanti quanto a prestazioni.
In tal senso è sempre consigliabile optare per stufe elettriche classe a di ultima generazione, in grado di spegnersi da sole al raggiungimento della temperatura prestabilita e che possono essere programmate per funzionare in autonomia.
Ovviamente anche la scelta della tariffa per l’energia elettrica è essenziale per garantire un maggior risparmio e una sicura efficienza.