Grazie al roaming dati è possibile, nel momento in cui ci si reca all’estero, utilizzare le reti mobili di altri operatori. Il proprio smartphone, infatti, aggancerà la rete di uno degli operatori locali, permettendo di effettuare chiamate e navigare online. Vediamo quindi nel dettaglio il funzionamento del roaming dati, a partire dalla sua attivazione e dagli eventuali costi e limiti previsti per questo servizio.
Che cos’è il roaming dati?
Il roaming dati è un servizio che permette di utilizzare il proprio smartphone anche quando ci si trova all’estero, in vacanza o per lavoro e si desidera comunicare con il proprio Paese.
C’è una differenza tra roaming e roaming dati:
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- Roaming: consente di utilizzare le offerte voce ed SMS anche al di fuori dei confini nazionali;
- Roaming dati: permette di sfruttare la connessione dati per navigare su internet in mobilità.
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Come si attiva?
L’attivazione del roaming tradizionale non richiede da parte dell’utente alcun intervento particolare. Il proprio device mobile, infatti, aggancerà in maniera automatica le reti disponibili.
Nel caso ci si rechi in Francia, ad esempio, ed il proprio operatore in Italia è TIM, avverrà il passaggio alle reti Orange France o SFR.
Per usufruire del roaming dati, invece, è necessario procedere all’attivazione nei seguenti modi a seconda della tipologia di sistema operativo presente sul proprio dispositivo:
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- Su smartphone Android sarà necessario accedere al menu “Impostazioni”, andare nella scheda “Dati Mobili” e abilitare la voce “Dati roaming”;
- Su smartphone iPhone bisogna accedere al menu “Impostazioni”, e poi scegliere l’opzione “Cellulare”, successivamente accedere alla scheda “Opzioni dati cellulari”, e infine attivare il servizio “Roaming dati”.
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Roaming dati in Europa: come funziona?
Ricordiamo che a partire da dicembre 2015, il Parlamento Europeo ha approvato l’annullamento dei costi di roaming in tutti i Paesi dell’Unione fino ad arrivare al roaming a costo zero nel giugno 2017.
Il cittadino europeo, infatti, in viaggio in un altro paese UE, potrà dunque continuare a chiamare, mandare SMS e collegarsi ad Internet, utilizzando la normale tariffa prevista dal contratto con il proprio operatore nazionale, senza costi aggiuntivi.
Se si fa parte dell’ Unione Europea e si viaggia nel suo territorio, sarà possibile utilizzare fino alla metà dei propri dati contrattati: chi ha un contratto 20 GB di dati, ad esempio, può utilizzarne 10, se nessun pagamento aggiuntivo.
I Paesi in cui si può usufruire del roaming internazionale zero sono Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria e Regno Unito. In Islanda, Liechtenstein e Norvegia sussistono degli accordi speciali.
Roaming al di fuori dell’UE
Nel resto del mondo la situazione è ben diversa. I paesi al di fuori dell’UE/del SEE non sono coperti dal roaming a tariffa nazionale, sebbene numerosi operatori scelgono di estendere tali offerte anche questi.
Il roaming, soprattutto quello dati, al di fuori dell’UE/del SEE può essere infatti abbastanza costoso. Prima di recarsi in questi paesi dunque è consigliabile attivare un piano tariffario per l’Estero, che comprenda chiamate, messaggi e dati sufficienti per la navigazione web.