Il Canone RAI è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive.
Il pagamento del canone RAI è obbligatorio per chiunque possegga uno dei suddetti apparecchi. Il fatto di possedere tali apparecchi si presume nei confronti dei titolari di utenza domestica residente di fornitura elettrica.
La Legge di Stabilità del 2016 ha definito che l’importo del canone TV sia addebitato, a rate, nella bolletta dell’elettricità qualora:
• un componente della famiglia anagrafica sia intestatario di un contratto di fornitura elettrica nell’abitazione in cui hai la residenza;
• possegga una tv o un apparecchio in grado di ricevere trasmissioni televisive.
Ma veniamo al dunque: quanto costa il canone RAI e cosa cambia dal 2023.
Quanto costa il canone RAI?
Il canone RAI ha attualmente un costo annuale di 90,00 €, lo stesso importo che era stato stabilito con decorrenza dal 2017.
Seppur quello italiano sia tra i più bassi in Europa, il canone RAI rimane tra le tasse più “odiate” dalle famiglie italiane. Istituito nel 1938 dal Governo di Benito Mussolini e configurato inizialmente come corrispettivo dovuto dagli utenti del servizio per l’utilizzo di apparecchiature radio, divenne con gli anni un’imposta a tutti gli effetti.
A partire da luglio 2016 il Canone di abbonamento alla televisione per uso privato è stato inserito nella bolletta elettrica. Questo anche per ridurre l’evasione legata a questa imposta.
Come pagare il canone RAI per il 2022
Il canone televisivo verrà addebitato in bolletta a tutti i clienti titolari di utenza domestica residente di fornitura elettrica.
Puoi verificare se la tua utenza è “domestica” sulla seconda pagina della bolletta, nella sezione “Contratto” alla voce “Tipologia cliente”: troverai la dicitura “domestico residente”.
L’importo di 90€ verrà suddiviso in 10 rate da 9€ nelle bollette della luce da gennaio a ottobre. L’addebito varierà in funzione della frequenza di fatturazione della bolletta di energia elettrica, ovvero:
• 9€ sulle bollette mensili;
• 18€ sulle bollette bimestrali.
Esenzione canone RAI: chi può chiederla
Puoi essere esonerato dal pagamento del canone nel caso in cui:
• Non possiedi un televisore o un apparecchio atto a ricevere il segnale radiotelelvisivo (scopri per quali apparecchiature si deve pagare il canone RAI);
• Hai compiuto 75 anni e possiedi un reddito annuo non superiore a 8.000 euro;
• Sei un agente diplomatico, funzionario o impiegato consolare, funzionario di organizzazioni internazionali oppure un militare di cittadinanza non italiana o personale civile non residente in Italia, di cittadinanza non italiana, appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia;
Oltre ai sopra citati casi, puoi rientrare nell’esenzione del canone RAI se sei intestatario di una fornitura elettrica ma non hai il televisore in casa.
Per poter avere l’esenzione dovrai inviare un modulo di Dichiarazione Sostitutiva, per comunicare il tuo diritto all’esenzione, e non ricevere l’addebito in bolletta. Tale dichiarazione deve essere inviata entro le seguenti date:
- il 31 gennaio 2022 per essere esentati per l’intero anno;
- il 30 giugno 2022 per essere esentati per il secondo semestre 2022, da luglio a dicembre.
Canone RAI in bolletta: non più dal 2023
Con l’approvazione del Decreto Bollette 2022, il canone RAI verrà tolto dalle bollette. Le modalità di pagamento sono ancora da definirsi.
Tra le varie opzioni si valuta il pagamento tramite mod.730 o tramite un’imposta aggiuntiva sull’automobile.
La scelta delle modalità di riscossione di questa imposta nascono dalla richiesta dell’Unione Europea al Governo Italiano di rivedere tale modalità in quanto ritenuta impropria. Infatti la UE non riteneva consono l’addebitamento di un’imposta sulla televisione sulla bolletta di natura energetica.
Quanto costa il canone RAI: aumenterà nel 2023?
Ancora non è dato sapere se vi saranno modifiche sull’importo da pagare.
Rimane comunque forte il timore che, a seguito della nuova modalità di riscossine, e ad un conseguente aumento dell’evasione fiscale, ciò vada ad impattare su quei contribuenti che hanno continuato fino ad oggi a pagare.