La pompa di calore è un’alternativa ecologica alla classica caldaia a gas. Tale apparecchiatura ha tuttavia bisogno di un certo quantitativo di energia elettrica per funzionare. Diventa dunque fondamentale sapere quanto consuma una pompa di calore, per capire se essa possa rappresentare effettivamente la soluzione migliore per ridurre i consumi energetici e risparmiare sul riscaldamento.
Pompa di calore: che cos’è e come funziona?
La pompa di calore è un’alternativa ecologica alla classica caldaia a gas, in grado di sfruttare il calore naturale dell’aria, del suolo o dell’acqua per riscaldare l’abitazione.
Per fare ciò le pompe di calore consumano una certa quantità di energia che può essere fornita, a seconda della tecnologia impiegata, sotto forma di energia elettrica oppure di gas metano.
In entrambi i casi è certamente importante sapere qual è il consumo della pompa di calore, per capire se realmente si tratti della soluzione migliore per risparmiare sui costi del riscaldamento.
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Pompa di calore: cosa influisce sui consumi?
Il consumo della pompa di calore dipende da alcuni importanti elementi:
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- pompa di circolazione: la componente che fa circolare l’acqua all’interno del circuito di riscaldamento;
- compressore: la parte che si occupa di innalzare la temperatura;
- elettronica di controllo: la parte che mantiene attiva la pompa di calore anche quando in stand-by;
- temperatura esterna;
- dimensione dell’edificio da riscaldare;
- qualità della pompa di calore;
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Pompa di calore: quanto consuma effettivamente?
Il consumo effettivo di una pompa di calore è condizionato dagli elementi che abbiamo precedentemente elencato. In generale, comunque, una pompa di Calore aria-acqua da 5 kW, utilizzata all’interno di un’abitazione di circa 120 mq da una famiglia media, è in grado di assorbire tra i 500W e i 2000W di potenza durante il suo funzionamento.
Il consumo di elettricità tuttavia non è sempre costante. Nella prima ora di accensione, per poter raggiungere più rapidamente possibile la temperatura preimpostata, la pompa di Calore può arrivare a consumare anche 2 kWh.
Dopo il raggiungimento della temperatura, mantenendola ancora accesa, andrà a consumare soltanto 0,5 kWh all’ora. Nei periodi invernali il costo sarà maggiore, soprattutto negli ambienti particolarmente esposti al freddo.
Come risparmiare sul riscaldamento? I vantaggi della pompa di calore
La Pompa di Calore rispetto alle soluzioni tradizionali di riscaldamento garantisce molteplici vantaggi:
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- non effettua combustione, dunque è particolarmente sicura;
- non richiede manutenzione periodica programmata;
- non richiede scarichi di alcun tipo (né fumi, né condense);
- non emette inquinanti nell’ambiente intorno alla casa;
- consente un certo risparmio: installando un impianto fotovoltaico da associare alla pompa di calore, l’energia può essere autoprodotta. Questo consente naturalmente di ridurre significativamente i costi. Se l’impianto è dotato della batteria di accumulo, inoltre, nei mesi autunnali e primaverili riuscirà a coprire quasi interamente il fabbisogno della Pompa di Calore. Nei mesi più freddi invece, occorrerà ricorrere a un approvvigionamento che sarà tuttavia minimo, garantendo un notevole risparmio in bolletta.
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Quali sono gli incentivi per le Pompe di Calore?
Nel caso in cui si decida di optare per l’installazione di una Pompa di Calore per la propria abitazione, è possibile approfittare dell’Ecobonus.
Il Bonus caldaia 2023 rientra tra le agevolazioni previste dalla normativa vigente riguardo al Bonus riscaldamento 2023 per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, prorogata fino al 31 dicembre 2024.
Un’altra opzione è la detrazione del 50% legata al Bonus ristrutturazioni, più semplice da ottenere quando si affrontano spese di ammodernamento dell’abitazione.