La lavastoviglie, come la lavatrice è tra gli elettrodomestici più utilizzati ed apprezzati dalle famiglie. Se dunque da una parte consente di risparmiare tempo e fatica, dall’altro, il suo utilizzo quotidiano incide in maniera significativa sui consumi energetici, facendo purtroppo lievitare i costi in bolletta. Per riuscire a risparmiare è quindi importante chiedersi: quanto consuma una lavastoviglie? Come deve essere utilizzata per ridurre gli sprechi?
Lavastoviglie: quanto consuma?
Naturalmente non è possibile prevedere con certezza gli esatti consumi di una lavastoviglie in quanto ci sono molteplici fattori da considerare. In linea generale comunque, è possibile dire che una lavastoviglie consuma mediamente 2.5 kWh. Gli ultimi modelli possono garantire addirittura dei consumi più ridotti, ossia fino a 1,2 e 1,8 kWh per un ciclo di lavaggio completo.
Occorre inoltre considerare il fatto che la lavastoviglie non funziona sempre alla massima potenza, quella indicata dal produttore. Dopo una prima fase in cui richiederà maggiore energia per riscaldare l’acqua, avrà bisogno di una potenza sempre minore.
I consumi scendono drasticamente (intorno ai 0,7 kWh ) nel caso in cui si effettuino cicli di lavaggio brevi ( 30/45 min non oltre i 45°) a basse temperature.
Con una lavastoviglie di classe A+++ è possibile registrare un consumo all’anno inferiore a 231 kWh, per un costo approssimativo di circa 45 euro all’anno.
-
Quali fattori incidono sui consumi della lavastoviglie?
La lavastoviglie, come sappiamo, rientra tra gli elettrodomestici più energivori in quanto non solo deve riscaldare la temperatura dell’acqua ma deve impiegare ulteriore energia anche nel processo di asciugatura.
I consumi energetici della lavastoviglie sono tuttavia influenzati da alcuni fattori:
-
- Dimensione: una lavastoviglie grande significa consumi maggiori e dunque una spesa più onerosa. In commercio esistono modelli mini, con una capacità massima di 8 coperti, slim, adatte a spazi piccoli e standard, con una capienza che può arrivare a 16 coperti;
- Classe energetica: una lavastoviglie di classe A++ o A+++ può comportare un notevole risparmio, anche meno di 0,7 kwh, contro i 1.4 e 1.8 kwh consumati da un modello più datato, ad esempio di classe B.
- Modalità di utilizzo: dal ciclo di lavaggio dipendono la temperatura dell’acqua e la durata del lavaggio. Il lavaggio rapido, ad esempio, comporta un consumo inferiore di energia rispetto ad altri cicli di lavaggio più lunghi. Alcuni modelli tuttavia hanno dei programmi ECO particolarmente lunghi, con consumi comunque ridotti.
Come risparmiare con la lavastoviglie?
Come abbiamo accennato, oltre al modello di lavastoviglie, ad incidere sui costi in bolletta è anche il modo in cui l’apparecchio viene utilizzato. Ecco dunque alcuni semplici accorgimenti per ridurre gli sprechi:
- Azionare la lavastoviglie solo a pieno carico: in questo modo sarà possibile lavare con un unico ciclo tutte le stoviglie accumulate durante la giornata;
- Evitare il prelavaggio. Prima di inserire i piatti in lavastoviglie è consigliabile eliminare i residui di cibo sotto l’acqua. In questo modo si potrà optare per un programma di lavaggio più breve, con temperature più basse;
- Eliminare la fase di asciugatura: in questo modo sarà possibile risparmiare fino al 40/45%, optando per un’asciugatura naturale, lasciando aperto lo sportello;
- Pulire il filtro periodicamente: in questo modo si garantirà una maggiore durata dell’elettrodomestico nel tempo, scongiurando la formazione di batteri e cattivi odori. Diventa altrettanto importante altresì, utilizzare prodotti e detergenti specifici.