L’estate è ormai alle porte e con essa, molto probabilmente, anche il caldo afoso tanto temuto.  Temperature estive che possono essere combattute, negli ambienti chiusi, solo grazie all’impiego di climatizzatori. Dispositivi indispensabili per rendere l’aria più fresca, rimuovere l’umidità ed avere un clima piacevole, ma che tuttavia consumano molta energia elettrica, incidendo significativamente sui costi in bolletta. Quanto consuma quindi un climatizzatore?

 

 

Climatizzatore: quanta energia consuma?

Per contrastare il caldo estivo, il condizionatore diventa l’unica salvezza possibile. Portatili, a parete o monosplit, tali dispositivi sono in grado di regolare la temperatura domestica, rendendola più fresca e priva di umidità.

Ma quanto incide l’utilizzo del climatizzatore sui costi in bolletta? Per dare una risposta a questo interrogativo è necessario naturalmente conoscere in primis quanto può consumare tale apparecchio.

In generale, potremo dire che il consumo medio di un condizionatore è di circa 450 KWh all’anno. Si tratta tuttavia di un valore indicativo e soggetto a variazioni considerevoli. Quali?



 

  • Climatizzatore: da cosa dipende il consumo elettrico?

Per conoscere il consumo di energia elettrica di un condizionatore vanno considerati alcuni importanti fattori:

  1. Classe energetica dell’apparecchio: un condizionatore di classe A+++ consuma generalmente intorno ai 160kWh all’anno, ma i consumi possono raggiungere anche i 430 kWh annuali per le classi energetiche più basse;
  2. Costo medio dell’energia elettrica;
  3. Tempo di utilizzo giornaliero;
  4. Tipologia di condizionatore (dispositivo fisso o portatile, tecnologia inverter, mono o multi-split);
  5. Potenza dell’apparecchio;
  6. Dimensione della stanza: più  l’ambiente è ampio,  maggiore sarà il lavoro che il condizionatore dovrà svolgere per raggiungere la temperatura desiderata, con consumi più elevati;
  7. Esposizione al sole: rinfrescare una stanza esposta al sole porterà il condizionatore a lavorare  di più e quindi  consumare notevolmente;
  8. l’isolamento termico dell’abitazione:in un ambiente ben isolato i consumi saranno ridotti notevolmente;
  • Quanto consuma un climatizzatore? i costi effettivi

Ipotizzando un funzionamento di 6 ore al giorno è possibile stimare un costo giornaliero da 0,9 a 3 euro. Considerando invece l’intera stagione estiva, dunque circa 60 giorni l’anno, la spesa per l’energia per l’aria condizionata in casa può andare da 54 a 180 euro l’anno.

Questi valori sono naturalmente soggetti alla tariffa elettrica, ossia al prezzo per la componente energia applicato dal proprio fornitore nel mercato libero.

 



 

Come risparmiare nei consumi?

Ridurre i consumi di energia significa risparmiare denaro mettendo  in atto alcune strategie per evitare gli sprechi. Quali?:

  • Impostare la temperatura corretta

La differenza massima di temperatura tra l’interno e l’ambiente esterno dovrebbe essere di 8°. Questo significa che se fuori vengono rilevati  30 gradi,  in casa sarebbe è meglio non andare al di sotto dei 24° o dei 23°. La temperatura ideale è dunque quella compresa tra i 22° e i 24° con una buona azione deumidificatrice.

 

  • Raffreddare solo le stanze in cui ci si trova

Per ridurre i consumi è consigliabile limitare l’utilizzo del condizionatore alle stanze dove si trascorre la maggior parte del proprio tempo.

 

  • Sceglier il modello e la dimensione giusta.

Un apparecchio sovradimensionato rispetto alla stanza in cui è si è deciso di installarlo risulta essere inefficiente. Per quanto potrebbe raffreddare l’ambiente molto velocemente non riuscirebbe a ridurre l’umidità dell’aria e a generare una temperatura uniforme, contribuendo ad un elevato consumo di energia. Al contrario, un condizionatore troppo piccolo rispetto all’ambiente in cui è collocato dovrà lavorare il doppio per favorire il refrigerio, non è certo la soluzione per risparmiare energia! Adattare, invece, la grandezza del condizionatore a quello dell’abitazione può essere la strada da seguire per risparmiare sui consumi: i climatizzatori portatili possono essere una scelta indicata per le case più piccole, ad esempio.

  • Effettuare la corretta manutenzione

Affinchè il dispositivo sia in grado di mantenere un flusso d’aria efficiente e non debba affaticarsi oltre misura con conseguente spreco di energia, è fondamentale provvedere alla sua corretta manutenzione, controllando in primis i filtri che dovranno essere puliti e privi di detriti.

 

 

 

 

 

 

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