La friggitrice ad aria è l’elettrodomestico di maggiore successo negli ultimi anni. Può essere considerato come un piccolo fornetto ad aria convenzionata, che grazie a una resistenza interna e a una ventola potente riscalda velocemente l’aria fino a 200 °C, rendendo così croccanti e dorati gli alimenti. La cottura avviene in pochissimo tempo ed è inodore, visto che non è necessario l’olio a differenza della friggitrice classica.

La peculiarità della friggitrice ad aria è la rapidità nella cottura: i tempi risultano dimezzati rispetto al forno e non sono necessari più di 20 minuti. Tra l’altro richiede poco spazio e non è ingombrante, può essere usata quotidianamente per cuocere piccole quantità di cibo o anche soltanto per riscaldarle e renderle croccanti.


Nella friggitrice ad aria si possono cuocere tutti i prodotti congelati: patate, cordon bleau, pizzette, bastoncini di pesce, bocconcini di pasta sfoglia, brioche, verdure. Prodotti freschi, verdure, pesce a bocconcini o a filetti, carne bianca rossa, cosce e alette di pollo. Piccoli dolci, muffin, dolcetti al cioccolato, cookies, piccole pizzette, polpette. Si può tostare il pane, riscaldare crostini, gratinare piccole preparazioni di verdure o altro.

Quanto consuma una friggitrice ad aria? Il confronto con friggitrice classica e forno

I consumi di una friggitrice ad aria variano dai 1200 W ai 1400 W in base alla temperatura impostata. La friggitrice ad aria è tra gli elettrodomestici che registrano il consumo più elevato di energia (nello specifico la corrente elettrica). Si tratta di un aspetto da tenere in forte considerazione quando si decide di utilizzare questro strumento, fino che è uno degli elettrodomestici che incidono maggiormente sul costo delle bollette a fine mese. Risulta fondamentale sapere quale sono i reali consumi e fare dei confronti con la friggitrice classica e con il forno, per capire se conviene cucinare utilizzando questa strategia o impiegare altri metodi.


La friggitrice ad aria funziona in questo modo: riscalda l’aria presente al suo interno, l’elettricità passa nelle resistenze e l’aria si riscalda e di conseguenza cuoce anche il cibo all’interno, che risulta così fritto. Il consumo è però rilevante visto che il fabbisogno energetico di questo elettrodomestico è pari a circa 1,6 kWh. Facendo un rapido conto il consumo potrebbe essere pari a circa 0,70 centesimi di euro per un’ora di utilizzo, contro gli 0,42 centesimi del forno o di una classifica friggitrice. Va però annotato che il forno impiega più tempo a cuocere e che la friggitrice classica richiede l’uso dell’olio (non così economico).

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