Tra poche settimane in tutta Italia lasceremo l’ora solare per passare all’ora legale. Quando torna dunque l’ora legale? Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, le lancette degli orologi andranno spostate un’ora in avanti,  precisamente dalle 2 alle 3.  Grazie a questo passaggio sarà possibile sfruttare un’ora di luce in più, risparmiando dunque sui consumi elettrici, ma si dormirà un’ora in meno, con qualche conseguenza sui ritmi sonno veglia. L’ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre 2023, quando ci sarà poi un ritorno all’ora solare, con le lancette che andranno indietro.

 

 

 

Quando torna l’ora legale?

Il cambio scatterà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Avremo un’ora di luce in più di sera, le giornate quindi ci sembreranno più lunghe, ma al mattino farà giorno un po’ più tardi.

I device digitali come smartphone, tablet e computer si aggiorneranno automaticamente, dunque solo coloro che utilizzano orologi analogici dovranno ricordarsi di variare l’ora manualmente.

 



 

  • Quanta energia si risparmia con l’ora legale

Con lo spostamento dell’orologio un’ora avanti, l’impiego della luce artificiale in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento viene ritardato. Ne deriva, quindi un minor consumo di energia.

È questo il motivo per il quale tale convenzione è stata adottata sin dalla prima guerra mondiale e non è stata mai abbandonata,  sebbene ormai da alcuni anni si parli ormai  di abolirla. Perchè?

 



 

  • Abolizione ora legale: quando avverrà?

A chiedere all’Unione Europea di rinunciare all’ora solare sono stati soprattutto i Paesi nordici. Secondo questi ultimi,  spostare le lancette un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno, causerebbe svariati problemi allo stato psico-fisico degli individui.

Una tesi sostenuta anche da studi scientifici, secondo i quali,  l’arrivo dell’ora legale porterebbe ad uno scompenso temporaneo paragonabile addirittura ad un piccolo jet-lag. 

In tal senso, nel 2018, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno.

Il nostro Paese, per il momento, ha deciso di non considerare l’ipotesi dell’abolizione e continuare col doppio cambio di orario ogni anno.



 

 Ora legale: quanto si risparmierebbe in bolletta?

Secondo alcuni dati diffusi da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei mesi di ora legale del 2022, il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di ben 150 mila famiglie.

Tale condizione ha portato ad un conseguente risparmio economico di circa 190 milioni di euro, con ricadute positive anche in termini di sostenibilità ambientale.

Il minor consumo elettrico, infatti, ha consentito al Paese di evitare emissioni di COin atmosfera per circa 200 mila tonnellate.

 

 

 

 

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