Attualmente in Italia coesistono due tipi di mercati dell’energia: il mercato libero ed il mercato tutelato. Nel gennaio 2023, per quanto riguarda il gas, quest’ultimo scomparirà definitivamente, per cui sarà necessario che tutti i clienti del tutelato effettuino il passaggio al mercato libero. Si avrà ancora un periodo transitorio per quanto riguarda l’elettricità. Vediamo nel dettaglio cosa cambia quando si passa al mercato libero.

 

 

 

Che differenza c’è tra mercato libero e mercato tutelato?

 

Facciamo subito chiarezza tra le differenze tra mercato libero e mercato tutelato.

  • Il mercato tutelato dell’energia è la condizione in cui i consumatori hanno accesso all’energia alle condizioni economiche e contrattuali fissate dall’autorità per l’energia. Concretamente, la “tutela” è la condizione che garantisce, a tutti quei consumatori che non hanno ancora aderito al mercato libero, contratti energetici in cui il prezzo dell’energia è calibrato trimestralmente da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) in base all’oscillazione del valore delle materie prime sul mercato. Questa condizione di tutela è però destinata a finire a breve, perché la prospettiva è quella di una liberalizzazione completa del mercato dell’energia entro il 1° gennaio 2024.

 

  • Il mercato libero è il risultato di un processo di liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas iniziato negli anni ’90 e conclusosi nell’agosto del 2017 con l’approvazione del ddl Concorrenza da parte del Senato. L’entrata in vigore del mercato libero significa che da gennaio 2024 non ci sarà più l’authority di Stato a controllare i costi dell’energia e il mercato sarà determinato dalle società elettriche che offriranno, in concorrenza tra loro, diverse soluzioni contrattuali ai consumatori. Il consumatore potrà scegliere la soluzione che ritiene più conveniente per le sue esigenze. Mentre nel mercato tutelato dell’energia le tariffe sono decise dall’autorità dell’energia trimestralmente, nel mercato libero l’utente negozierà le tariffe con il fornitore.

I costi per le reti, il contatore e le imposte sono uguali in entrambi i regimi.

 

 

 

Da quando è obbligatorio il passaggio al mercato libero?

 

Come accennato, per quanto riguarda l’elettricità, il passaggio al mercato libero è stato nuovamente prorogato al 1 gennaio 2024. Per il 2023 vi sarà quindi un periodo transitorio durante il quale famiglie e piccole imprese dovranno scegliere un fornitore nel mercato libero.
Diversamente per la fornitura del gas il termine ultimo per il passaggio al mercato libero è stabilito al 1 gennaio 2023.

 

 

Come passare al mercato libero?

 

Il passaggio al mercato libero è gratuito e non implica la sostituzione o la chiusura dei contatori ma unicamente il cambio di contratto con il quale è registrata la tua fornitura di luce e gas.

Per passare al mercato libero dovrai semplicemente scegliere l’offerta più conveniente in base alle tue esigenze e fornire i tuoi dati in fase di sottoscrizione del nuovo contratto.

Generalmente i dati richiesti sono i seguenti:

  • Dati anagrafici dell’intestatario della fornitura;
  • Codice POD per l’energia elettrica
  • codice PDR per il gas (codici identificativi dell’utenza).

Questi ultimi dati sono reperibili tra i dati di fornitura nell’ultima bolletta.

 

 

Perché conviene il mercato libero?

 

I vantaggi del passaggio al mercato libero sono diversi. Tra questi:

  • Le tariffe del mercato libero sono più convenienti rispetto a quelle del regolamentate. Inoltre le offerte luce e gas del libero mercato, includono servizi aggiuntivi, sconti e programmi fedeltà
  • Il passaggio è gratuito;
  • Le tariffe del tutelato cambiano ogni tre mesi perché influenzate dall’incontro tra domanda ed offerta nel mercato all’ingrosso. Ciò significa la spesa in bolletta risulta meno prevedibile;
  • I clienti del mercato tutelato non possono avere lo stesso fornitore per luce e gas. I clienti del libero mercato, invece, possono sottoscrivere un’offerta luce e gas dello stesso fornitore.

 

 

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