Un piano cottura a induzione funziona senza gas, quindi è l’ideale per chi compie la scelta per l’ambiente di non avere consumi di gas nella propria casa. Ma, un piano cottura a induzione può aiutare anche a risparmiare sulla bolletta? Quanti sono i consumi di energia elettrica, e quanti kW servono per farlo funzionare? Scopriamo meglio tutti i dettagli in questo articolo.

 

 

 

 

 

 

 

Come funziona la cottura a induzione?

Il piano cottura a induzione si alimenta esclusivamente con la corrente elettrica. Ma come funziona? Una bobina genera un campo magnetico, che produce calore direttamente sul fondo metallico della pentola, che, infatti, si riscalda più rapidamente rispetto ai classici fornelli a gas. Non tutte le pentole sono adatte per la cottura a induzione, in quanto non tutti i metalli sono buoni conduttori di energia. Per questo motivo, esistono particolari tipi di pentole, che vengono fabbricate con materiali adatti per questo tipo di piastre elettriche.

Le pentole adatte per il piano di cottura a induzione devono avere un fondo regolare, realizzato in acciaio, acciaio inox, acciaio smaltato, oppure in ghisa, ma in questo caso solo quelle apposite per piani a induzione.

I vantaggi dei piani di cottura a induzione

Ora che sappiamo funzionano i piani a induzione, vediamo i vantaggi e le caratteristiche di questo tipo di cottura, rispetto a quello tradizionale a gas.

 

 

 

 



 

 

 

 

  • Velocità di cottura

Uno tra i vantaggi più facilmente riconoscibili da chi possiede un piano a induzione è sicuramente la velocità di cottura. Infatti, una pentola con un litro di acqua sul piano a induzione inizia a bollire dopo soli pochi minuti. Infatti, a differenza di un fornello a gas, il piano cottura a induzione non ha bisogno di aria per condurre il calore verso la pentola. Di conseguenza, la bollitura e la cottura in generale richiedono fino al -50% di tempo. Alcuni modelli più avanzati, addirittura, hanno la funzione boost, studiata appositamente per velocizzare la bollitura dell’acqua.

  • Controllo e regolazione della temperatura

Se con il fornello a gas potete aumentare o ridurre la fiamma, con i piani cottura a induzione potrete addirittura controllare la temperatura a cui volete cucinare un alimento. Inoltre, una volta spento il piano a induzione, l’area di cottura si raffredda rapidamente, in modo da non continuare la cottura anche a “fuoco” spento.

  • Efficienza energetica e controllo dei consumi

In particolare, se scegliete piano cottura induzione classe a+++ avrete una minore dispersione di calore. Alcuni modelli, addirittura, si spengono da soli quando sollevate la pentola e la togliete dalla fonte di calore per qualche secondo. Inoltre, l’energia viene utilizzata solo per riscaldare una zona, ovvero quella dove è appoggiata la pentola, e non tutto il piano cottura. Questo garantisce un’efficienza energetica fino al 90%, e un risparmio di elettricità fino al 30%. 

  • Sicurezza e diminuzione degli incidenti in cucina

Ormai tutti i piani cottura a induzione sono dotati di sistemi di sicurezza, che proteggono animali e bambini, oltre a voi che cucinate, da scottature o incidenti. Inoltre, durante la cottura, rispetto ai classici fornelli a gas, il piano cottura si scalda solo nell’area sottostante la pentola. Non c’è un collegamento al gas, quindi non rischiate fughe di gas. Infine, le pentole sono posizionate su una superficie piana in modo che siano stabili.

 

 




 

Gli svantaggi di un piano cottura a induzione

Se i vantaggi sono molti, e anche importanti, prima di scegliere un piano cottura a induzione dovrete tenere in considerazione anche qualche svantaggio.

  • Il costo: piano cottura a induzione prezzi

Anche se grazie ai piani cottura a induzione vedrete un grande risparmio sulla bolletta della corrente, sicuramente dovrete investire di più rispetto ai fuochi a gas al momento dell’acquisto. In particolare, un piano di cottura a induzione ha un costo di circa 250 €, rispetto ai circa 150 di un piano in vetroceramica e i 100 euro di un classico fuoco a gas. Questi prezzi si riferiscono al solo piano cottura, pertanto aumentano se sceglierete anche il forno. 

  • Acquisto di set di pentole

Come abbiamo detto, non tutte le pentole sono adatte alla cottura a induzione. Per questo motivo, oltre al costo più elevato delle piastre, dovrete anche considerare l’eventuale acquisto di un set nuovo di pentole. Infatti, per cucinare su un piano a induzione, il fondo della pentola deve essere magnetico, altrimenti non genere il necessario campo magnetico per surriscaldarsi. Inoltre, il fondo delle pentole deve essere perfettamente piatto, altrimenti se non aderiscono al piano cottura, non si scaldano.

  • Manutenzione

I piani cottura a induzione sono più delicati rispetto ai classici fuochi a gas. Inoltre, si sporcano più facilmente ed è difficile tenerli puliti, a causa della loro superficie lucida.

 

 

 




 

Ma, quanto consuma un piano a induzione?

Visti anche i recenti rincari nel costo dell’energia, prima di passare al piano a induzione è importante capire quanto consuma. Quindi, si risparmia rispetto al gas? Non è facile rispondere a questa domanda, in quanto il confronto dei consumi dipende da molti fattori. Uno su tutti, il tipo di contratto che avete per luce e gas.

In ogni caso, è possibile fare un stima. Calcoliamo, ad esempio, che una famiglia media consuma 400 kWh di calore all’anno per cucinare. Per generare questa quantità di calore, con il gas, ipotizzando un’efficienza del 50%, avremmo bisogno di 800 kWh, cioè circa 76 m3 di gas. Con un piano a induzione, al contrario, tenendo conto dell’efficienza al 90%, per cucinare servirebbero 450 kWh. Già comparando i numeri dei consumi, si può capire la convenienza, che aumenta se si abbina anche la pompa di calore per il riscaldamento, evitando quindi del tutto l’utilizzo di gas in casa.

 

 

 

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