Va alla Puglia il primato per aver chiuso il Digital Divide in Italia in tempi record. Tim ha infatti annunciato di aver completato il piano di copertura della banda ultralarga attraverso la rete FTTx, grazie alla quale sarà raggiunto il 99,4% delle famiglie che utilizzano la rete fissa.

Il restante 0,6% verrà coperto anche attraverso connessioni ultrabroadband FWA o satellitari. Davvero un’ottima notizia per cittadini ed imprese pugliesi che potranno accedere a servizi digitali sempre più performanti con tecnologie di next generation.

 

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Digital divide Italia: a che punto siamo?

Mai come durante questo anno di pandemia, che ha portato al ricorso sempre più diffuso dello smartworking e della didattica a distanza, in ottica di contenimento del virus, è diventato evidente come il processo di digitalizzazione del nostro paese debba essere velocizzato, per consentire a tutte le famiglie, specialmente quelle ubicate nelle zone più isolate del paese, di poter  usufruire di connessioni efficienti, veloci e di qualità.

Durante il primo lockdown-  ha spiegato Simone Friggi, responsabile Sales Finance & Gaming Nord Ovest di TIM-  il traffico nella nostra rete mobile è cresciuto del 30%, il 75% della popolazione ha usato internet ogni giorno e 43 milioni di italiani sono stati sempre in contatto tramite le videochiamate. La permanenza in casa ha dato una spinta notevole, il passo degli italiani nelle abitudini digitali si è allungato notevolmente.

La strada della digitalizzazione nel nostro paese tuttavia cela, purtroppo, ancora parecchi ostacoli, provocati certamente in parte dalla scarsa diffusione delle competenze digitali di base, ma soprattutto dal digital divide presente in molte zone del nostro territorio nazionale, non raggiunte né dalla banda larga né dalla fibra ottica.

 

 

  • Come nasce il digital divide?

L’accesso alle nuove tecnologie informatiche e di comunicazione, lo sappiamo, è un fattore in parte legato ad elementi, quali l’età, il genere, il livello di educazione e le possibilità economiche, ma soprattutto ad aspetti di tipo geografico e geopolitico.

Se coloro che vivono all’interno dei centri urbani hanno certamente un accesso più facilitato alle tecnologie e alla rete, quelli che vivono in zone rurali, nelle cosiddette “aree bianche”, non ne hanno la possibilità, proprio a causa della mancanza di infrastrutture che permettano loro di accedere ad una rete internet veloce con costi accessibili.

Fortunatamente, tra gli operatori italiani, Tim si è schierata in prima linea per cercare di ridurre il digital divide italia entro la fine del 2021 mettendo in campo un lavoro di copertura della banda ultralarga senza precedenti, in zone finora non raggiunte dalla rete ultraveloce e permettendo quindi a questa parte del territorio italiano di non rimanere tagliata fuori.  Vediamo come.

  • Copertura banda ultralarga: Tim espande la rete in fibra

La crisi mondiale provocata dalla pandemia di Covid-19 ha accelerato la spinta verso un mondo sempre più digitale, caratterizzato da tecnologie all’avanguardia che possano viaggiare con connessioni ad alta velocità, facilmente fruibili da parte di tutti.

Un obiettivo raggiunto egregiamente da Tim, che durante questo ultimo difficile anno, è riuscita a portare  la propria rete in fibra, tramite FWA, mobile (4G/5G) e via satellite, ad oltre il 91% delle famiglie italiane, compresa la regione Puglia, nella quale si è chiuso contro ogni aspettativa il digital divide.

Il noto operatore italiano ha inoltre presentato ad  Agcom il suo piano di coinvestimento fino al 2025 per la copertura delle aree grigie e nere d’Italia (quelle in cui gli operatori sono finora intervenuti con i propri programmi infrastrutturali o hanno interesse a farlo entro i successivi tre anni) con la fibra FTTH.

L’offerta di coinvestimento comprenderà il 75% delle unità immobiliari dei comuni che saranno coperti nei prossimi anni da TIM grazie a  FiberCop, la società unica che nascerà entro Marzo 2021, di cui Tim deterrà la maggioranza, mentre  Open Fiber,  che sta cablando l’Italia con la Fibra Ottica FTTH, il restante.

 

 

La Puglia chiude il digital divide

La Puglia è la prima regione italiana totalmente connessa in fibra in tutte le case. Ad annunciarlo è stata naturalmente Tim che ha concluso il suo piano di copertura in banda ultralarga tramite la rete FTTx.

Le connettività FTTx sono basate in parte o totalmente su tecnologia in fibra ottica Tim, in modalità banda condivisa. Tali linee garantiscono elevati standard in termini di velocità, sia in download che in upload ed offrono caratteristiche di stabilità proprie di una struttura di rete tecnologicamente avanzata.

 

 

  • La banda ultralarga Tim nei comuni pugliesi

Su tutto il territorio Tim ha fatto sapere di aver realizzato interventi infrastrutturali in circa 200 comuni per installare nuove reti o ampliare quelle già  preesistenti, assicurando a cittadini e imprese una connessione ultrabroadband, tecnologia nota come Fiber To The Home: i cavi a fibra ottica raggiungono direttamente l’ abitazione.

Inoltre, per favorire l’adozione delle nuove tecnologie e accelerare la transizione verso la digitalizzazione del Paese, Tim proporrà prossimamente all’Agcom e a tutti gli altri operatori di telecomunicazioni un’azione sul territorio finalizzata a disattivare nella provincia di Taranto le reti RTG, basate sull’utilizzo del doppino in rame e trasferire tutte le linee della città su rete ultrabroadband FTTx, con l’obiettivo di estenderla all’intera regione.

 

 

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