Pagare all’estero con bancomat è una pratica che può destare qualche preoccupazione se non si è abituati a farlo. Utilizzare la carta di credito al di fuori dei confini nazionali può sembrare complesso e le persone sono solite pensare che si debbano effettuare diverse procedure per poter usufuire di questa funzionalità, ma in realtà il pagamento all’estero con bancomat è più facile, comodo, pratico e intuitivo di quanto può sembrare.
Quando si viaggia, che sia per lavoro o per vacanza, non c’è la necessità di portarsi dietro una quantità importante di denaro in contante, con il rischio di frodi e scippi. Allo stesso tempo non bisognerà nemmeno più prenotare in banca con anticipo la valuta del Paese di destinazione, se è fuori dalla zona Euro. Quando si è all’estero, infatti, è possibile pagare gli acquisti con la carta di debito (ovvero il bancomat) o con la carta di credito, a patto però che siano associate a un circuito internazionale e che siano abilitate per essere utilizzate all’estero.
Per sincerarsi che la propria carta abbia le credenziali necessarie, basterà rivolgersi alla propria banca prima di partire per l’estero, informandosi anche su eventuali commissioni e sulle spese applicate a questo tipo di operazioni, poiché cambiano da istituto a istituto e in base alla destinazione.
Pagare all’estero con bancomat: come funziona, vantaggi e svantaggi
Per pagare all’estero bancomat serve che la propria carta sia associata a un circuito internazionale, come ad esempio Cirrus Maestro (gruppo Mastercard) e Visa Electron (gruppo Visa). In questo modo sarà possibile ritirare denaro contante presso i normali sportelli ATM (Automated Teller Machine) digitando il PIN e sarà anche possibile pagare gli acquisti effettuati presso gli esercizi che aderiscono al circuito con terminali POS. La situazione cambia tra area Sepo (i 31 Paesi della zona Euro) ed extra Sepa: occorrerà informarsi su quali circuiti siano accettati per le transazioni.
Pagare all’estero con il bancomat comporta delle commissioni: in area Sepa sono in linea con quelle che vengono applicate in Italia, mentre in extra Sepa variano da banca a banca e sono più elevate, pur restando nell’ordine di qualche euro a operazione. Altre possibili spese applicate sono legate ai cambi della valuta e alle commissioni sul prelievo che in media si aggirano sul 2%.
Pagare all’estero con carta di credito: come funziona, vantaggi e svantaggi
Utilizzando la carta di credito all’estero si potranno prelevare contanti ed effettuare pagamenti, ma prima di partire è bene bene informarsi su quali siano le carte di credito accettate nel Paese di destinazione. I pagamenti con carta di credito si distinguono per il servizio gratuito (escluse le spese legate al cambio), ma le commissioni sono più onerose rispetto al bancomat e possono toccare il 4% dell’importo prelevato.
In genere prelevare del contante con la carta di debito è meno oneroso rispetto alla stessa operazione effettuata con carta di credito sia nell’area Sepa sia nell’area extra Sepa. La carta di credito è consigliata se, ad esempio, si intende noleggiare un’auto o prenotare un albergo perché normalmente questi servizi prevedono una richiesta di garanzia che il bancomat non offre.