L’ora solare 2022 entrerà in vigore nella notte fra Sabato 29 e Domenica 30 Ottobre 2022 e resterà attiva fino all’ultimo weekend del prossimo mese di Marzo 2023 . Con l’ avvento dell’ora solare dovremo portare le lancette dell’orologio un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Guadagneremo quindi un’ora di sonno ed un’ora di luce in più al mattino ma al contempo ne perderemo una al pomeriggio. Vediamo allora cosa comporta questo passaggio da ora legale ad ora solare.
Ora solare: quando spostare le lancette?
Ormai ci siamo. Tra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 torna l’ora solare. I dispositivi digitali come smartphone, smartwatch, pc, tablet e console si aggiorneranno automaticamente, mentre occorrerà ricordarsi di cambiare manualmente i “vecchi” dispositivi analogici, portando le lancette indietro di un’ora, dalle 3 alle 2 di notte.
Quali effetti avrà questo cambio? Le giornate tenderanno ad accorciarsi ( il 21 dicembre il sole sorgerà alle 7.40 per tramontare alle 16.40 circa) ed il buio arriverà prima, ma si potrà dormire anche un’ora in più.
L’ora solare resterà in vigore sino all’ultimo weekend di marzo: poi si tornerà all’ora legale nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 .
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ora solare Vs ora legale: vantaggi e svantaggi
L’ora solare è l’orario che si adotta nel periodo autunno-inverno, legato al passaggio del Sole al di sopra del meridiano locale.
Si potrebbe definire un orario “naturale”, rispetto a quello legale, che è invece legato ad un discorso prettamente energetico e lavorativo.
L’ora legale è stata invece istituita per convenzione nel 1966, durante il periodo primavera-estate, per riuscire a sfruttare appieno le ore di luce della giornata durante le attività lavorative.
Lavorare con la luce naturale, infatti, permetterebbe di risparmiare l’energia elettrica (0,2%) legata all’illuminazione degli uffici.
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Cambio dell’ora: si riapre il dibattito
Nelle ultime settimane si è riacceso il dibattito sull’opportunità di mantenere o meno il cambio dell’ora. In alcuni paesi dell’Unione Europea l’ora legale sarà presto abolita. Il Parlamento europeo si è infatti pronunciato a favore dell’abolizione consentendo ai singoli Stati di scegliere autonomamente.
Per il momento l‘Italia ha espresso la volontà di mantenere in vigore ancora il doppio orario.
Di recente tuttavia, complice l’attuale emergenza energetica causata dalla guerra in Ucraina e dalle speculazioni del mercato, alcuni scienziati hanno proposto una petizione su charge.org che in poche settimane ha già superato le 250mila firme, per prolungare l’ora legale di un mese.
Così facendo si risparmierebbero ben 70 milioni di euro nelle bollette di gas e luce.
Il risparmio energetico determinato dall’adozione dell’ora legale consentirebbe altresì di tagliare le emissioni di gas per 200mila tonnellate di CO2 all’anno, con impatto positivo anche sulla salute umana.