Si avvicina il cambio dell’ora da solare a legale. Tra la notte di sabato 25 marzo e domenica 26 dovremo spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora, esattamente dalle ore 2 alle ore 3. Perderemo inevitabilmente un’ora di sonno ma guadagneremo un’ora di luce in più la sera.
Torna l’ora legale: quando e perchè
Il passaggio all’ora legale è ormai alle porte. Il cambio dell’ora, evento che in Italia è in vigore dal dopoguerra, avverrà tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Dalle 2 di notte si passerà direttamente alle 3.
I dormiglioni si rammaricheranno certamente per l’ora di sonno decurtata, mentre i mattinieri non potranno che gioirne, perchè si avrà un’ora di luce in più durante la sera.
Sono in generale comunque molti i benefici derivanti dal cambio dell’ora tra cui:
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- Un maggiore risparmio energetico;
- Una maggiore efficienza delle attività quotidiane: le ore di luce coincidono con le ore di attività della maggior parte della popolazione, con conseguente risparmio sull’utilizzo delle fonti di energia non rinnovabile;
- Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, l’adozione dell’ora legale ha permesso di risparmiare circa 5 TWh di energia elettrica in Italia nel 2020, riducendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera.
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Ora legale: un pò di storia
L’istituzione dell’ora legale si deve a Benjamin Franklin che la richiese a Parigi nel 1784. Essa tuttavia venne introdotta solamente dal 1916, grazie all’inglese, William Willett, che propose di attuarla alla Camera dei Comuni britannica.
Poichè in tempo di guerra il risparmio energetico era importante, la richiesta fu accettata, non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia e in altri paesi di Europa.
L’ora legale è infatti una soluzione adottata per sfruttare al massimo le ore diurne. Più ci si avvicina ai mesi estivi dunque, più le ore solari sono di più, con conseguente risparmio di molta energia.
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Abolizione cambio ora: quando avverrà?
Negli ultimi anni si sono accesi molteplici dibattiti legati all’abolizione del cambio dell’ora in Italia.
Alcuni paesi del Nord Europa hanno infatti avanzato questa proposta, in quanto, a causa della loro posizione geografica, non traggono particolari benefici dal passaggio all’ora legale durante i mesi estivi.
Altri paesi hanno addirittura deciso che, per le loro condizioni climatiche e meteorologiche,non esista la necessità dell’utilizzo dell’ora legale, e dunque si affidano esclusivamente al mantenimento dell’ora solare.
Diversi studi, tra l’altro, hanno dimostrato come il cambio dell’orario possa ripercuotersi negativamente sullo stato di salute psicofisico delle persone, peggiorando altresì la sintomatologia di coloro che soffrono di insonnia.
In Italia comunque, tale abolizione sembra al momento piuttosto improbabile. Il cambio dell’ora continuerà infatti ad essere effettuato anche nei prossimi anni, portando con sé i suoi benefici sul piano energetico ed economico.