Il regno del web è sempre più popolato dagli utenti italiani che vi trascorrono circa 3 ore al giorno, con una navigazione internet principalmente fatta attraverso smartphone e tablet. E-health e e-government (informazioni sanitarie e governative) sono i contenuti della rete maggiormente visitati, seguiti dai social, e-commerce e streaming.

 

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Internet e gli italiani: il 74% vi trascorre almeno 3 ore al giorno

Gli italiani: un popolo di navigatori (web). A confermarlo è un’indagine effettuata da Comscore, società specializzata nella misurazione e nella pianificazione di audience digitali, televisive e advertising su larga scala, dalla quale è emerso come dall’inizio della pandemia di Covid 19, esplosa a Marzo 2020, il tempo trascorso degli utenti in rete sia aumentato, sino a raggiungere le 3 ore al giorno.

Un dato interessante che ci fa comprendere come l’emergenza sanitaria in atto che ha colpito il mondo, abbia inevitabilmente modificato le abitudini delle persone, innescando una serie di reazioni a catena: più tempo passato tra le quattro mura domestiche a causa dei vari lockdown imposti, dunque un incremento nella navigazione internet con conseguente aumento del costo delle utenze per dad e smartworking.

Un’accelerazione all’uso della rete quindi provocato dalla pandemia e che ha imposto al nostro paese ma non solo, un maggiore sforzo nel velocizzare il processo di digitalizzazione, indispensabile per raggiungere i livelli di competitività indicati dall’Unione Europea.

 

 



  • Il tempo trascorso online degli italiani vs gli altri paesi

Secondo i dati diffusi dalla ricerca, il numero di utenti che hanno utilizzato il web si attesta a quota 40,6 milioni, con una penetrazione del 73% sulla popolazione maggiorenne. Rispetto allo stesso mese del 2019, l’aumento è stato del 3%.

Tuttavia, confrontando i numeri della navigazione internet con quelli di altri paesi più evoluti in termini di digitalizzazione, emerge ancora una volta un certo gap: negli Stati Uniti  l’utilizzo della rete è del 90%,  nel Regno Unito dell’86% e Spagna 84% 

Un divario  su cui incidono naturalmente le carenze infrastrutturali e i fenomeni di marginalità socio-economica che impediscono l’accesso alla rete ad una fascia di popolazione ancora troppo ampia.

In generale comunque, coloro che navigano online lo fanno in maniera più intensa rispetto al passato, ossia accedono a un numero maggiore di contenuti e servizi. Quali sono?

 



  • L’incidenza demografica nella navigazione internet

In base alla ricerca, l’80% di queste tre ore passate online avviene da dispositivi mobili,  ossia tablet e smartphone. La fascia di popolazione più connessa è quella naturalmente quella giovane:

  1. 18-24: 3 ore e 42 minuti al giorno
  2. 25-34: 3 ore e 3 minuti al giorno
  3. 35-44: 2 ore e 56 minuti al giorno
  4. 45+: 2 ore e 39 minuti al giorno

Per quanto riguarda i contenuti preferiti dai navigatori italiani, 31 milioni di utenti visita contenuti web relativi alla salute, mentre circa 21 milioni naviga su contenuti governativi e istituzionali.

Le visite ai siti di news sono in leggero aumento rispetto allo scorso anno, mentre circa il 97% degli utenti italiani fa uso di social network.  Allo stesso modo è stata registrato anche un incremento nell’uso delle piattaforme di messaggistica istantanea e le visite ai contenuti relativi allo sport. Ma non solo.

 

 

 

 

I contenuti più cliccati

La pandemia ha influenzato naturalmente anche le tipologie di contenuti cliccate dagli italiani: i  visitatori della categoria educazione sono aumentati del 69%, quelli della categoria governo del 60% e quelli della categoria salute del 31%.

L’accesso a tali contenuti è avvenuto tramite le più famosi applicazioni del momento che hanno subito un boom di download: quelle legate al lavoro come Teams e Zoom, per la didattica a distanza come Classroom o quelle legate servizi di pubblica utilità come l’app IO, durante l’iniziativa del cashback.

  • E-health e e-governement

I siti riguardanti l’e-health hanno registrato un numero di visitatori attestato su i 31,4 milioni, l‘1% in più rispetto all’anno scorso. Un dato che non stupisce certamente.

La preoccupazione legata all’impatto del Coronavirus sulla salute, le conseguenze fisiche e psicologiche riscontrate da chi è stato colpito dal virus, il dibattito sui vaccini, con i loro rischi ed i benefici, ha spinto gli utenti a documentarsi sul web per avere una conoscenza più completa, seppur non sempre obiettiva, su tutto quello che riguarda questo terribile virus.

I siti Governmente confermano i 21,4 milioni di visitatori unici mensili complessivi, in linea con marzo 2020.

 Afferma Fabrizio Angelini Ceo di Sensemakers:

 

“È ormai chiaro che la pandemia ha accelerato la digitalizzazione del Paese, soprattutto su alcune categorie di contenuto come la salute e la pubblica amministrazione che scontavano un tradizionale ritardo. Osservando gli andamenti nel corso degli ultimi 15 mesi è comunque possibile individuare i trend di crescita strutturali e costanti di alcuni settori (Entertainment e Retail su tutti), che sono destinati a continuare anche dopo l’auspicata fine dell’emergenza sanitaria, rispetto alle discontinuità temporanee generate dalle fasi di lockdown e dal relativo cambiamento degli stili di vita”.

 

 

 

 

  • News, social network ed e-commerce

Inutile dire come i siti di e-commerce durante questa pandemia abbiano segnato un vero e proprio record di accessi. I lockdown imposti, le chiusure forzate dei negozi fisici, la paura del contagio, ha spinto gli utenti ad acquistare virtualmente qualsiasi tipo di bene, accedendo con maggiore frequenza su principali siti di acquisti online, come AmazonShein (+717%)Zalando (+89%).

 

 

I siti di News hanno mantenuto stabile la propria audience rispetto allo scorso anno, passando da 38,1 milioni di visitatori unici di marzo 2020 ai 38,2 milione di marzo 2021.

Si registra invece un balzo per quanto riguarda il mondo dell’intrattenimento, che ha segnato una crescita del 3% con 38,8 milioni di visitatori unici (erano 37,7 a marzo 2020), raggiungendo il 97% della popolazione digitale italiana: Tra le piattaforme televisive e streaming più visitate, Sky Italia (+32%)PrimeVideo (+310%)  e Netflix, grazie ad un catalogo di film e serie tv di grande appeal per il pubblico. Un incremento significativo che ci racconta come la pandemia non abbia comunque spento la voglia di divertimento e di svago.

Analogo discorso, infine, anche per i social network e  l’instant messaging , rispettivamente con 37 e 34 milioni di visitatori unici mensili, con un vero trionfo di Tik Tok, oggi sopra i sopra i 10 milioni di visitatori unici (+59% anno su anno), e quarto social per utenti unici in Italia dopo Facebook, You Tube ed Instagram.

 

 

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