La modalità dry condizionatore non è conosciuta dalla maggior parte delle persone, ma si tratta di una funzionalità particolarmente efficace e che assicura una serie importanti di vantaggi. Non sempre viene utilizzata, ma una volta impiegata non viene più abbandonata dai proprietari di climatizzatori. Si tratta di una modalità presente in diversi modelli: stiamo parlando, in fin dei conti, della funzione di deumidificazione che garantisce vantaggi in termine di riduzione dei consumi e di risparmio energetico. La modalità dry climatizzatore va analizzata in ogni singolo dettaglio.

Modalità dry condizionatore: come funziona e a cosa serve

La modalità dry condizionatore può fare la differenza in estate, poiché permette di rendere l’aria più leggera e respirabile, senza dover abbassare la temperatura. In sostanza si tratta di una funziona di deumidificatore (“dry” significa letteralmente “secco”) e dunque elimina l’umidità in eccesso, soprattutto nelle stanze della casa che sono meno esposte ai raggi del sole (ad esempio cucina o bagno). La funzione dry del condizionatore permette di non dover acquistare un deumidificatore a parte, godendo così di un importante risparmio sia in termini economici che energetici, visto che la modalità dry riduce i consumi e permette così di risparmiare sulla bolletta.


Modalità dry condizionatore: quanta energia consuma?

L’utilizzo della modalità dry condizionatore permette di risparmiare circa il 20-25% in bolletta rispetto all’utilizzo di un deumidificatore da accompagnare al climatizzatore. I vantaggi non sono soltanto economici e ambientali, ma anche salutari poiché permette di prevenire eventuali problemi come dolori muscolari, cervicali, crampi. Ci sarà anche una riduzione dei consumi, generando un impatto diretto sull’ambiente e riducendo l’utilizzo del condizionatore, evitando di tenerlo acceso a lungo.

Bisognerà prestare attenzione alla classe energetica del condizionatore, ad esempio uno di classe A+++ permette di ridurre i consumi del 30-40% rispetto a un apparecchio di classe B. Per un corretto funzionamento della modalità dry condizionatore si dovrà ragionare anche sulla potenza, sulla tecnologia inverter, sulla collocazione dell’elettrodomestico e anche sulla chiusura di porte e finestre durante l’utilizzo. L’isolamento termico può anche ridurre i consumi del 40%.


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