Le energie rinnovabili ricopriranno un ruolo sempre più importante a livello globale nei prossimi anni: l’obiettivo è quello di ridurre ai minimi termini l’impatto ambientale. L’energia proveniente da queste fonti rappresenta una percentuale significativa del fabbisogno dei vari Paesi. In Europa si sta lavorando per il rinnovamento ecologico e ambientale, tanto che entro il 2030 è previsto che le energie rinnovabili dovranno coprire almeno il 40% dei consumi energici complessivi nell’Unione Europea.
Gli obiettivi europei sulle energie rinnovabili entro il 2030
Il Consiglio Europeo ha previsto una serie di obiettivi da realizzare entro il 2030. Si tratta del piano Fit 55%, proposto nelle ultime settimane e che innalza i valori che erano originariamente stati imposti nel 2014.
- Ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli raggiunti del 1990.
- Il consumo delle energie rinnovabili dovrà essere pari ad almeno il 40% del totale dell’energia prodotta.
- Migliorare l’efficienza energetica di almeno il 27%.
- Raggiungere il 15% delle interconnessioni elettriche esistenti.
- Bisognerà ridurre di almeno il 13% l’intensità dei gas a effetto serra nel settore dei trasporti.
- Almeno il 29% dell’energia consumata nel settore dei trasporti dovrà provenire da fonti rinnovabili.
- Il 35% dell’idrogeno utilizzato nel settore dell’industria dovrà provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica. Bisognerà incrementare dell’1,1% su base annua il ricorso alle energie rinnovabili nel settore dell’industria.
- Negli edifici il consumo di energia rinnovabile dovrà essere pari ad almeno il 49%.
Il raggiungimento degli obiettivi in Italia: tra PNRR e PNIEC
Si tratta ormai di obiettivi a breve termine, visto che mancano otto anni alla scadenza, e nel frattempo si guarda ancora più lontano, come ad esempio ha fatto l’agenzia internazionale dell’energia che ha affermato che entro il 2050 il 90% dell’energia che alimenta le economie globali dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili (sarà il solare a ricoprire la fetta di mercato più importante). In Italia ci sono tre documenti che fissano quali sono gli obiettivi da raggiungere in tema di transizione energetica, mirando ad abbattere le emissioni di gas serra del settore energetico, che da solo produce i tre quarti delle emissioni globali.
Stiamo parlando del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), del PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), della Strategia nazionale di lungo termine sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Cosa deve fare l’Italia per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Unione Europea per il 2030? Nel Bel Paese sarà necessario installare circa 70 GW di rinnovabili nei prossimi anni. Una missione non semplice se si considera che nel 2020 ci si era fermati a 0,8 GW in dodici mesi.
Il PNNR prevede che 5,9 miliardi di euro siano destinati a incrementare la quota di energia prodotta da fonti di energia rinnovabile. Si tratta di una linea di intervento suddivisa in quattro ambiti di intervento: lo sviluppo di agro-voltaico, la promozioni delle rinnovabili per le comunità energetiche, la promozione di impianti innovativi, lo sviluppo di bio-metano. Sommando i vari contribuiti previsti si arriverebbe a un’installazione di circa 3,5 GW da fonti di energia rinnovabili, per una produzione di energia elettrica di circa 4.500 GWh per anno.
Accelerare con le installazioni degli impianti: le energie rinnovabili verso il 2030
Il PNIEC si è posto il traguardo di produrre circa 190 TWh all’anno di elettricità da fonti rinnovabili, ovvero il 55% del consumo interno lordo. La ripartizione è prevista in questo modo: idroelettrico (49,3 TWh, 26,4%), eolico (41,5 TWh, 22,2%), fotovoltaico (73,1 TWh, 39,1%), geotermico (7,1 TWh, 3,8%) e biocombustibili (15,7 TWh, 8,4%).
Secondo i dati Eurostat per il 2019, in Italia sono al momento installati 21 GW di fotovoltaico per circa 24.000 GWh di energia elettrica, mentre gli 11 GW installati di eolico ne producono 19.000. Per raggiungere dunque gli obiettivi previsti è necessario aumentare la velocità di installazione dei nuovi impianti.
In Italia il ritmo delle installazioni è purtroppo ancora troppo lento e, andando avanti di questo passo, si stima che il parco installato di eolico e fotovoltaico si aggirerà attorno ai 50 GW nel 2030. Per raggiungere gli obiettivi previsti servirebbe un tasso di installazione di circa 1,75 GW/anno per l’eolico e di 5,6 GW/anno per il fotovoltaico.
Il progetto segnoVerde
segnoVerde è il progetto 100% green di un grande gruppo italiano che opera nel settore della fornitura di luce, gas e servizi per la casa. Chi desidera utilizzare energia prodotta da fonti rinnovabili può affidarsi a questa realtà, che punta a contribuire al raggiungimento della neutralità carbonica.
Ridurre l’impiatto ambientale sul pianeta è uno dei nostri grandi obiettivi, come quello del raggiungimento delle zero emissioni e della riduzione della produzione di anidride carbonica. segnoVerde contribuisce alla riforestazione del pianeta perché per ogni nuova utenza attivata la società pianterà un albero.