La Pandermia di Covid 19, che ha inflitto un duro colpo a molti settori produttivi del nostro paese, ha avuto un impatto molto pesante anche sulla filiera dell’autonoleggio, che nei primi mesi del 2020, in pieno lockdown, ha subito un forte rallentamento.
Molti i fattori che hanno contribuito alla crisi del mercato auto: il blocco della produzione di nuovi autoveicoli, il ricorso allo smartworking, nonché la chiusura delle frontiere nazionali hanno criticizzato il settore della mobilità a noleggio e in sharing, soprattutto per quanto riguarda il noleggio a breve termine. Resiste invece la modalità a lungo termine.
La crisi del mercato auto e mobilità
È uno scenario piuttosto preoccupante quello emerso dal rapporto Aniasa ( l’Asssociazione di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità ), sul noleggio e breve e lungo termine e la sharing-mobility in epoca Covid-19.
Un settore, quello del noleggio dei veicoli, che nel 2019, aveva registrato numeri davvero incoraggianti, concludendo l’anno con una crescita del parco auto, composto da autovetture e furgoni, di 1,2 milioni di unità in circolazione ed un’incidenza del 25% sul totale delle nuove immatricolazioni in Italia.
Purtroppo, la forte crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus, il sempre più massivo ricorso al telelavoro che ha drasticamente ridotto gli spostamenti legati al business, l’interruzione dei flussi turistici nel nostro paese in seguito alla chiusura che confini nazionali, hanno condizionato negativamente il settore del noleggio, sommerso, come lo ha definito Massimiliamo Archiapatti, Presidente Aniasa, da uno tsunami.
Da qui, anche il suo sentito appello al Governo affinchè, oltre alle iniziative a favore delle Pmi e dei cittadini, contenute nel decreto anticrisi, metta in campo risorse concrete per un un settore strategico come l’automotive, che rappresenta l’11% del Pil nazionale.
A fare, forse, ben sperare in tal senso, è il recente intervento del Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che, in assemblea alla Camera, ha invitato il governo ad incentivare
“il noleggio a lungo termine, che ha un grande appeal nel nostro Paese, anche per smaltire il parco a piazzale prodotto in questi mesi dalle ditte produttrici di automobili, che ovviamente hanno difficoltà oggi a essere piazzate sul mercato”.
Un piccolo spiraglio per uscire dalla crisi potrebbe arrivare anche dalle nuove tendenze in atto nel settore mobilità: secondo un’indagine svolta nei mesi di aprile e maggio da Aretè, società di consulenza, 7 italiani su 10, superata l’emergenza pandemica, utilizzeranno l’auto per spostarsi, mentre solo il 10% utilizzerà i mezzi pubblici, considerati a rischio contagio, proprio per la difficoltà nel mantenere il distanziamento, specialmente nelle ore di maggior afflusso lavorativo. Inoltre, gli italiani sarebbero più propensi a sottoscrivere finanziamenti e a prediligere un’automobile in affitto.
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Immatricolazioni in calo
Sono proprio i numeri in calo a testimoniare le difficoltà che ha riscontrato il settore del noleggio a lungo e breve termine durante questi mesi di lockdown. Per quanto riguarda le immatricolazioni, sono 155.000 le nuove auto e veicoli commerciali in meno per 3,1 miliardi complessivi persi e quasi 1 miliardo di entrate in meno per l’erario tra Iva e tasse varie
In calo, naturalmente anche il fatturato, del 69,5%, ossia, 78 milioni di euro rispetto ai 256 milioni del periodo marzo maggio del 2019.
In diminuzione il numero complessivo dei noleggi, scesi all’81,8%, così come la durata media dei noleggi calata di quasi il 57%. La flotta complessiva è diminuita di quasi il 28%.
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Crollo anche del noleggio a breve termine
Il noleggio a breve termine, più legato al turismo, è stato certamente quello più colpito nei momenti di massimo picco stagionale, come la Pasqua, vissuta in lockdown e l’estate, in cui il turismo straniero nel bel paese è notevolmente ridotto.
Le immatricolazioni sono crollate del 98% : ad aprile ci sono state appena 12 nuove immatricolazioni contro le 27.000 dell’anno precedente. I noleggi sono calati dell’82% ed il fatturato segna un – 70%. Una timida ripresa è stata riscontrata nella cosiddetta fase 2, benchè chiaramente i numeri siano molto più bassi di quelli registrati generalmente ad inizio estate.
Regge il noleggio a lungo termine
In questo panorama un po’ desolante, fortunatamente il noleggio a lungo termine sembra resistere alla crisi, mostrando un trend di recupero in via di consolidamento in estate, soprattutto se supportato dalle politiche fiscali auspicate di cui avrebbe proprio bisogno.
Del resto, il noleggio a lungo termine aveva trovato il suo punto di forza imponendosi come nuovo modello di utilizzo dell’auto, modificando le abitudini degli italiani, sempre più orientati verso NLT, che permette di usufruire di un veicolo, di solito fino a 3 o 5 anni, ma senza la necessità di acquistarlo.
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Noleggio a lungo termine come funziona
Come funziona il noleggio a lungo termine? Il noleggio a lungo termine si configura con un contratto stipulato con l’azienda fornitrice, che prevede, all’interno delle rate mensili, molteplici servizi, quali la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’assistenza stradale o la possibilità di avere una vettura sostitutiva in caso di guasto sull’auto.
Il contratto avrà una durata variabile a seconda delle esigenze, così come i chilometri massimi percorribili. Allo scadere dello stesso, il conduttore restituirà la vettura alla società di noleggio senza possibilità di riscatto dell’auto con il pagamento di una maxi rata finale, così come avviene invece nella formula Leasing.
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Noleggio a lungo termine costo e vantaggi
Il servizio NLT rappresenta indubbiamente una scelta vantaggiosa per tutti coloro che desiderano possedere un veicolo senza dover investire grosse cifre per il suo acquisto, nonchè molto comoda, soprattutto perché permette di non doversi ricordare delle scadenze legate all’assicurazione o al pagamento del bollo, tutte incombenze a carico dell’azienda erogatrice.
Quando si stipula un contratto di noleggio auto a lungo termine si deve tenere conto anche dell’anticipo che alcune società richiedono e che in talune occasioni può disincentivare coloro che hanno meno disponibilità sul conto.
Per cercare di superare questo problema, sempre più società optano per soluzioni senza anticipo, che prevedono solo il pagamento di rate mensili concordate, con un importo leggermente più elevato, proprio per coprire l’assenza dell’anticipo.
In conclusione, il noleggio a lungo termine conviene rispetto all’acquisto nel caso in cui si effettuino più di 15 mila km in un anno, se non si è legati al concetto di proprietà dell’auto, se non si ha voglia di ricordarsi le scadenze dei vari pagamenti e se si desidera una soluzione in grado di rendere la vita su quattro ruote un po’ meno impegnativa.