Nel momento in cui si valutano le offerte degli operatori telefonici per la fibra ottica ci si imbatte generalmente in due sigle: FTTC e FTTH. Due acronimi che indicano tecnologie diverse, non solo dal punto di vista dell’infrastruttura con la quale sono realizzate, ma anche per le prestazioni, a livello di velocità di navigazione, che permettono di ottenere.

Vediamo quindi nel dettaglio qual è la differenza tra FTTC e FTTH e qual è la soluzione migliore per la propria utenza domestica.

 

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La fibra ottica: che cos’è

Prima di addentrarsi nella spiegazione di queste due misteriose sigle, fibra ottica FTTC e fibra ottica FTTH, occorre capire in primis che cosa sia la fibra ottica e come essa funzioni. Come sappiamo, ormai, la vecchia ADSL, che aveva dominato la prima di era di internet, è stata soppiantata dalla fibra internet ottica, una tecnologia di ultima generazione in grado di trasmettere dati ad altissima velocità.

La fibra ottica è dunque un’infrastruttura indispensabile, proprio perché grazie ad essa è possibile sfruttare internet alla sua massima potenzialità: vedere film in 4k, sfruttare lo streaming delle principali piattaforme on demand come Netflix o Amazon Prime Video, garantendo una qualità di visione e una stabilità di connessione eccezionale, effettuare riunioni di lavoro o lezioni di didattica a distanza in maniera performante.

  • Fibra ottica: come funziona?

La fibra ottica è costituita da un insieme di filamenti sottili quanto un capello suddivisi in una sezione interna trasparente ed una esterna opaca, in grado di riflettere la luce. I cavi che la compongono sono in silicio e vengono tenuti insieme da una guaina metallica.

La fibra ottica garantisce ottime performance proprio grazie ai suoi materiali: i cavi della fibra riescono infatti a trasportare i dati tramite i segnali di luce che rimbalzano velocemente per lunghe distanze fino a raggiungere, resistendo ad eventuali disturbi elettrici o a condizioni atmosferiche avverse, i nostri device.

Gran parte dei principali operatori telefonici propongono offerte con fibra ottica, per navigare sino ad 1 giga in download, a seconda della copertura raggiunta nella propria zona di residenza.

Infatti, sebbene le prospettive di espansione della copertura fibra in Italia siano senza dubbio positive, in alcune zone, come nelle isole o aree montane,  la sua installazione resta ancora piuttosto difficoltosa.

 

 

FTTC e FTTH: quali sono le differenze?

Quando si parla di connessioni internet ci si trova spesso a dover decifrare terminologie piuttosto oscure, specialmente per i non addetti ai lavori. Non bisogna necessariamente essere dei nerd o esperti informatici per capire il significato di alcuni acronimi utilizzati quando si parla di fibra ottica, tuttavia la loro reale comprensione è indispensabile, soprattutto quando si tratta di  effettuare la scelta dell’operatore più adatto alle proprie esigenze.

Facciamo riferimento, in particolare, alle sigle FTTC e FTTH, che  indicano le due più diffuse modalità di connessione ad internet,  rispettivamente acronimi di  “Fiber to the cabinet” e “Fiber to the home”. A colpo d’occhio potrebbero sembrare criptici termini di un linguaggio alieno, in realtà sono più comprensibili di quanto sembrino.

Accedere al web è possibile grazie ad una fitta rete di cavi che si dirama per tutto il pianeta connettendone i vari paesi. Il cuore di questa struttura è costituito dalle centrali di trasmissione dei vari operatori telefonici, che non sono collegate direttamente alle abitazioni ma ad una serie di cabinati di smistamento, dai quali poi  i cavi si ramificano e raggiungono le case delle singole persone. Vediamoli più nel dettaglio.

 

 

  • FTTC o Fiber to the Cabinet

Nella connessione FTTC, il cavo che collega la centrale al cabinato, è in fibra ottica, mentre il tratto dal cabinato a casa ( 300/500M) è in rame. Ciò significa che la seconda parte del collegamento è maggiormente soggetta a dispersioni, proprio in quanto può risentire di eventuali condizioni atmosferiche avverse, come pioggia, grandine o vento, o sbalzi di temperatura.

Per assicurare prestazioni massime, l’ideale sarebbe realizzare per ogni singola unità abitativa, una rete interamente in fibra ottica. Ciò non è ancora purtroppo possibile, per una questione di costi ed infrastrutture. Ecco perché la tecnologia  FTTC  rappresenta un compromesso per portare la fibra ottica sino al cabinato, sfruttando da lì in poi la vecchia struttura in rame, in un’ottica di contenimento dei costi, ma discapito di un segnale più limitato. Chiaramente più lungo sarà il tratto di rame maggiore sarà la dispersione del segnale.

Le velocità raggiunte sono comunque superiori rispetto a quelle della classica connessione ADSL:  una connessione FTTC può raggiungere i 100/200 Mbps rispetto all’ADSL che arriva a 20 Mbps in condizioni ottimali.

  • FTTH o Fiber to the Home

La fibra ottica Ftth, chiamata anche iperfibra, fa riferimento a tutte quelle connessioni a banda ultra larga, ove il collegamento dalla centrale di trasmissione al modem dell’utente è realizzato completamente in fibra ottica. Tale soluzione è certamente quella che garantisce una connessione più stabile, nonché elevate performances a basso impatto ambientale.

La resistenza e la flessibilità dei filamenti che costituiscono i cavi, li rende più solidi e meno bisognosi di manutenzione, riducendo di conseguenza  la propagazione di gas e polveri nell’ambiente circostante.

In termini di prestazioni, la tecnologia FTTH consente di raggiungere 1 Gbps di velocità con una connessione stabile ed efficiente anche con più dispositivi collegati ed applicazioni aperte. In concreto, grazie ad essa,  è possibile giocare ai propri videogiochi preferiti, direttamente online, utilizzando ad esempio con Google Stadia, senza problemi di latenza, oppure scaricare un film in pochi secondi e contemporaneamente e seguire una call conference.

 

 

FTTC o FTTH: quale tecnologia scegliere?

La copertura della fibra FTTH è quasi totale nei più grandi centri urbani italiani, mentre in quelli più piccoli, a causa dei costi elevati, la maggior parte delle case possiedono ancora una copertura internet fibra ottica FTTC. 

Ma è indispensabile quindi scegliere la tecnologia FTTH oppure è possibile “accontentarsi” della FTTC salvo esigenze particolari?

In generale, in un ufficio o un’attività in cui sia presente un elevato flusso di dati, sarebbe da preferire la connessione FTTH, sebbene il costo sia più elevato.

 

 

Per un utilizzo quotidiano, di una famiglia tipo, in cui la propria connessione venga utilizzata soprattutto per navigare, lo streaming e poco altro, la connessione FTTC è essere già sufficiente, e vale la pena confrontare le varie proposte sul mercato per scegliere l’operatore più conveniente.

 

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