Il 22 novembre 2019 è stato siglato un accordo contro i crimini informatici tra Fastweb e la Polizia di Stato, volto alla tutela delle reti e dei sistemi informatici di tutte le aziende, sia in ambito pubblico che privato, che operano in settori dal valore strategico per lo Stato Italiano per le proprie funzioni istituzionali.
La collaborazione, firmata dall’Amministratore delegato di Fastweb S.p.a. Alberto Calcagno e da Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, avrà lo scopo di creare sistemi e metodi volti a migliorare i sistemi di prevenzione e le azioni di contrasto al cosidetto cybercrime.
Cybercrime cos’è
In una realtà di digitalizzazione sempre più presente, sopratutto a livello aziendale, il crimine informatico rappresenta un pericolo molto attuale. Le notizie di reati criminali connessi al mondo cyber, si susseguono senza sosta.
Principalmente assistiamo a due tipologie di crimini informatici:
- Reati che colpiscono singolarmente un soggetto o un’azienda, come virus che permettono l’accesso a dati personali o societari
- Crimini informatici reiterati che si possono identificare in ricatto, il cyberbullismo, la distrubuzione di materiale illegale (tra gli altri pedopornografia, azioni terroristiche o di carattere razzista).
Il cosidetto cybercriminale è quindi un individuo spinto da intenti criminosi che effettua, attraverso il web, singolarmente o attraverso associazioni illegali, attacchi informatici.
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Come riconoscere un crimine informatico
Non è sempre così facile ed immediato riuscire a risalire in maniera tempestiva ad un attacco di cybercrime. Sono di più facile identificazione tentativi come il phishing o baiting (esca) tramite e-mail, che servono ad estorcere dati personali.
Più complicato se si tratta di un malware (applicazioni dannose finalizzate ad arrecare danno informatico) che si inserisce in un sistema aziendale, un ransomware (un malware che richiede appunto un “riscatto” in termini economici per la rimozione) o degli attacchi di tipo DoS (Denial of Service), che rendono inaccessibili servizi aziendali attraverso i server o i botnet.
Rallentamenti dei sistemi, strani errori o icone sul desktop devono metterci subito in allarme e portare a verifiche tempestive.
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Proteggersi dalla frode informatica
Per il privato cittadino la prudenza e l’informazione restano i metodi più efficaci nell’interazione quotidiana con la rete, oltre all’utilizzo di programmi antivirus sempre aggiornati e sistemi di verifica Firewall.
In ambito aziendale però la questione si sviluppa diversamente e vede il più delle volte necessario l’intervento di società che si occupano di sicurezza informatica o addirittura le forze di polizia specializzate nei crimini in questo ambito.
Spesso ci si trova di fronte a una scarsa consapevolezza da parte dei dipendenti delle policy legate alla vulnerabilità informatica e a comportamenti, anche involontari, che facilitano gli atti criminosi. Anche in questo caso, l’informazione resta lo strumento di prevenzione fondamentale.
Fastweb azioni preventive di contrasto al reato informatico
Fastweb, con 2,6 milioni di clienti su rete fissa e 1,7 milioni su rete mobile, è uno dei principali operatori di telecomunicazione in Italia. L’azienda, attraverso l’infrastruttura di rete nazionale in fibra ottica e i suoi sistemi informatici, offre una vasta gamma di servizi voce e dati, fissi e mobili, a famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni locali e centrali.
Per tutelare quindi i clienti e le infrastrutture, si è resa necessaria una condivisione informativa su larga scala, per rispondere efficacemente e in maniera tempestiva a tutto ciò che può rappresentare una minaccia informatica.
Tra le varie misure messe in campo al momento, la condivisione costante delle informazioni, lo scambio continuo di segnalazioni riguardanti la vulnerabilità dei sistemi, per prevenire i rischi e lo studio dell’evoluzione stessa del mondo del cybercrime con la finalità di individuarne l’origine.
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La Polizia di Stato e la Security di Fastweb
Se per la Polizia di Stato il compito di verifica, tutela delle reti e lo scambio di segnalazioni vengono assicurati dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Fastweb è dotata di un Security Operations Center dedicato esclusivamente alla gestione dei servizi di sicurezza per le amministrazioni pubbliche e le aziende, attivo 24 ore su 24 per respingere attacchi e prevenire minacce.
Un polo di eccellenza nel quale confluiscono le competenze e le tecnologie più avanzate con l’obiettivo di fornire i più elevati livelli di protezione informatica alle migliaia di piattaforme e collegamenti telematici che Fastweb fornisce a istituzioni e aziende clienti.
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Chi sarà coinvolto nel progetto
Questa intesa è un passo molto importante all’interno del mondo per la lotta ai crimini informatici.
E lo dimostra in maniera assolutamente esplicita la partecipazione alla firma della convenzione la presenza, oltre dei due principali protagonisti, del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, di Armando Forgione (Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato) e del Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi.
Fastweb vede l’intervento, insieme al proprio AD, di Sergio Scalpelli, Direttore delle relazioni esterne e istituzionali, Luca Merzi, security & real estate Officer e Giuseppe Putrino, Head of Authority Operations.