La crisi del comparto energetico continua a ripercuotersi sulle famiglie italiane che già da questo mese di ottobre hanno ricevuto le bollette di luce e gas con importi alle stelle. Un incremento determinato dai prezzi record che le materie prime registrano da mesi a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Il gas è diventato un bene prezioso e di conseguenza il costo dell’energia elettrica è aumentata esponenzialmente. Come fare allora per contenere l’emergenza gas? Come è possibile risparmiare?
Aumenti prezzo del gas: lo scenario attuale
L’interruzione totale dei flussi di gas russo verso l’Europa è uno scenario ormai sempre più probabile che ha indotto la Commissione Europea a pubblicare un piano per affrontare l’inverno in vista di una possibile riduzione o addirittura taglio delle forniture di gas naturale russo.
Tale piano, prevede una riduzione dei consumi di gas del 15%, pari a 45 bcm, dal 1° agosto a fine marzo, su base volontaria rispetto alla media storica dei consumi a 5 anni. Obiettivi che potrebbero però diventare obbligatori, qualora le azioni volontarie non bastassero per affrontare la carenza energetica.
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Costo del gas: i prezzi a ottobre
Come ormai tutti sanno, l’aumento delle bollette è riconducibile ai rincari sul gas nel mercato europeo, ormai alle stelle rispetto al 2021.
Per quanto riguarda il metano, infatti, si riscontra un aumento del +74% per la spesa gas per i clienti in Maggior Tutela (rispetto al mese di Settembre 2022).
Il prezzo del gas a Ottobre 2022 (183,41 € al megawattora) è tuttavia al momento solo indicativo e servirà agli operatori del settore per emettere bollette con consumi stimati a ottobre, prima dell’ufficializzazione del prezzo da parte di Arera a inizio novembre.
Ricordiamo che dal 1° Ottobre è stato introdotto il nuovo sistema di calcolo del prezzo del gas introdotto dall’Authority dell’energia nel tentativo di arginare l’emergenza gas in corso.
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Quali soluzioni governative per l’emergenza gas?
Il governo italiano, per poter affrontare questa crisi energetica, sta pensando a degli interventi urgenti come:
- necessità di una politica sugli acquisti del gas unica a livello comunitario, che porti alla fissazione di un tetto al prezzo del gas unico a livello europeo;
- definire un piano di risparmio energetico, che favorisca il contenimento dei consumi;
- realizzare un piano di diversificazione degli approvvigionamenti di gas, ad esempio con la ripresa dell’estrazione di gas dall’Adriatico;
- promuovere la diffusione delle energie rinnovabili, iniziando a sbloccare le autorizzazioni per l’installazione di impianti eolici o fotovoltaici. Una quantità enorme di potenza energetica di impianti nuovi risulta infatti ferma a causa delle sovrintendenze che bloccano l’autorizzazione per una questione paesaggistica.
Per fare fronte alla crisi energetica il ministero per la Transizione Ecologica ha pubblicato il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale.
Tra i provvedimenti principali c’è l’abbassamento della temperatura massima, pari a 19 gradi centigradi nelle abitazioni e 17 in uffici e aziende. Viene indicata inoltre una riduzione dei tempi di utilizzo, con il riscaldamento che dovrà essere acceso 8 giorni più tardi del passato ed essere spento una settimana prima. Dovrà funzionare altresì per un’ora in meno al giorno.
Aumenti gas: come risparmiare?
Un primo indispensabile passo per iniziare a risparmiare dovrebbe partire dai una razionalizzazione dei consumi domestici, caratterizzata dall’assunzione di comportamenti virtuosi nella vita di tutti i giorni:
- evitare di tenere i termosifoni a temperature troppo alte: sono infatti sufficienti 19 gradi per riuscire a riscaldare l’ambiente domestico e a risparmiare sulle bollette. Meglio dunque non raggiungere mai la massima potenza dei caloriferi in modo da riscaldare in maniera omogenea ogni ambiente;
- verificare sempre l’efficienza dei radiatori. Prima di accenderli è necessario farli spurgare in modo da eliminare l’aria all’interno delle tubazioni che non consente di riscaldare come dovrebbe;
- evitare i cosiddetti “copri-termosifoni” che possono sembrare utili, ma che in realtà impediscono la libera circolazione dell’aria facendo aumentare i consumi;
- installare un termostato smart, in grado di regolare in automatico la temperatura e di spegnersi e accendersi anche a distanza se lo si connette al Wi-Fi di casa;
- sostituire la caldaia qualora sipossieda un modello obsoleto, optando per un apparecchio di ultima generazione. Nel caso di riscaldamento autonomo, infatti, installando una caldaia ad alta efficienza energetica, si può ottenere un risparmio sul gas fino al 10%
- prestare attenzione all’isolamento termico della propria abitazione, sostituendo gli infissi vecchi con finestre di nuova generazione;
- confrontare le offerte gas disponibili oggi sul mercato. Se si vuole passare dal mercato tutelato al mercato libero è sempre consigliabile confrontare i prezzi attuali delle offerte gas indicizzate non ARERA con quelle del mercato tutelato.
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Come risparmiare nel mercato libero a ottobre 2022?