Dopo quanto tempo staccato la luce se non si paga? Questa domanda è una delle più frequenti in un grande momento di crisi come quello attuale. Molte persone non riescono a pagare le bollette e si chiedono fino a quando riusciranno a usufruire di luce e gas prima che i gestori stacchino le utenze e non rendano più accessibile la materia prima al cittadino. Partiamo da un presupposto: il distacco della corrente avviene perché l’utente non ha pagato le bollette ed è dunque un diritto del fornitore staccare l’utenza a chi non paga, ma il cliente finale a un minimo di tutela e preavviso.

La prima istanza è una comunicazione prevista per sollecitare il pagamento ed è a sua volta seguita da una raccomandata dove vengono comunicati i termini ultimi per pagare le utenze mancanti. I termini sono superiori ai 20 giorni dall’emissione della raccomandata e di 15 giorni dall’invio della stessa. Alla scadenza finale sarà il fornitore a inviare al distributore la richiesta di sospesione dell’utenza stessa, che è effettuabile da remoto e senza che un tecnico esca fisicamente per effettuare tutte le operazioni di depotenziamento, sospensione e riattivazione.



Dopo quanto tempo staccano la corrente se non si paga?

Il distaccamento della luce avviene dopo ulteriori 15 giorni dal depotenziamento del contatore, nel caso in cui i conti delle bollette non vengano saldati. Per legge il distacco non può avvenire prima di tre giorni lavorativi dalla data di scadenza del pagamento indicata dalla raccomandata. La sospensione non può avvenire in giorni festivi e per i clienti detti “non disalimentabili”, ossia quei clienti in condizioni di salute gravi o per quei clienti che svolgono funzioni di pubblica utilità.

Cosa serve per riattivare la corrente?

Per riattivare la corrente è chiaramente necessario pagare la somma dovuta al fornitore e comunicare l’avvenuto pagamento. A quel punto il gestore procederà con il ripristino della corrente entro il giorno seguente. Se subentri in una casa e il vecchio inquilino era moroso, non spetta a te l’onere di pagare e il fornitore non può rifiuitarsi di attivare di nuovo un’utenza a un altro nome. Bisogna contattare il fornitore ed effettuare la voltura: sono necessari i dati anagrafici del precedente inquilino (nome, cognome e codice fiscale) e i dati dell’utenza: l’indirizzo, il codice POD e il codice PDR. Se non sai chi era il vecchio inquilino allora contatta il distributore locale.



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