Gpl e metano sono i principali combustibili fossili a basso impatto ambientale che vengono utilizzati per il riscaldamento degli immobili, dell’acqua e per la cottura dei cibi. Per scegliere tra un impianto di riscaldamento GPL o metano è necessario considerare consumi e caratteristiche dei due impianti in modo da confrontarli. Vediamo dunque qual è la differenza tra GPL e metano e quali sono i vantaggi e svantaggi di ciascuno.
Riscaldamento gpl vs metano: quali le caratteristiche?
Entrambi gli impianti di riscaldamento, GPL e metano sono in grado di trasformare il combustibile fossile in energia per rifornire le abitazioni di riscaldamento e acqua calda sanitaria.
Essi presentano tuttavia delle differenze significative nella distribuzione ( il metodo con cui vengono trasportati dal luogo di stoccaggio all’abitazione da rifornire) e nel potere calorifico generato.
I due combustibili, infatti, vengono normalmente distribuiti in uno stato differente: liquido il GPL e gassoso il metano.
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GPl: come funziona?
Il GPL per riscaldamento non necessita di una rete di distribuzione e può essere trasportato ovunque. Tale combustile ha un potere calorifico di circa 12.000 kcal/kg, più elevato dunque rispetto al metano.
Questa caratteristica fa sì che si abbia un minor consumo di combustibile a parità di calore generato.
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Metano: come funziona?
Il metano viene trasportato alle diverse utenze allacciate alla rete principale mediante dei metanodotti. L’abitazione che si rifornisce di metano per il riscaldamento dovrà essere in una zona raggiunta dalla rete metano e collegata ad un contatore che ne rilevi i consumi.
Il metano ha un potere calorifico inferiore rispetto al gpl, cioè di circa 8.200 kcal.
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Meglio GPL o metano: quale conviene?
Nella scelta tra GPL e metano occorre tuttavia considerare un’altra differenza, ossia il prezzo.
A parità di calore generato, il metano risulta più conveniente del GPL. Nel libero mercato ogni utente può infatti scegliere il fornitore che preferisce. Per un impianto a metano è necessario però pagare sempre alcuni costi fissi anche in caso di inutilizzo. Il metano risulta quindi meno vantaggioso per chi possiede una seconda casa o nel caso di periodi di inutilizzo dell’impianto.
Il GPL ha un prezzo più alto rispetto al metano ma non si incorre in spese ulteriori. Si pagano solo i quantitativi di gas effettivamente acquistati per il rifornimento del serbatoio.
Vantaggi e svantaggi del riscaldamento a GPL e metano
Le due tecnologie di impianto di riscaldamento presentano naturalmente alcuni vantaggi e svantaggi. Vediamo quali:
Pro e contro del riscaldamento a metano:
- Investimento iniziale contenuto;
- Elevata praticità d’uso;
- Prezzo contenuto;
- Ingombro dell’impianto limitato (no stoccaggio);
- Combustione poco inquinante;
- Allaccio possibile solo in zone raggiunte dalla rete di distribuzione nazionale.
Pro e contro del riscaldamento a gpl:
- Investimento iniziale contenuto (possibilità del comodato d’uso gratuito per il serbatoio);
- Elevata versatilità;
- Il GPL arriva anche in zone impervie;
- Prezzo relativamente elevato del combustibile (rispetto al metano);
- La purezza degli idrocarburi che lo costituiscono causa un’emissione di CO2 e di scorie in quantità limitata durante la combustione;
- Necessità di adeguato spazio per l’installazione di un serbatoio per lo stoccaggio.