Bcon Strumento fondamentale negli ultimi mesi, Google Meet, l’app di videochiamate targata Big G, usa un’utilissima funzione che permette di partecipare a riunioni e videoconferenze prive di rumore di fondo. Inconvenienti che possono verificarsi se ci si trova in ufficio con intorno altre persone o se si è in smartworking con dei bambini in casa, cani che abbaiano o comunque si è in un ambiente in cui siano presenti suoni fastidiosi. Questa funzione è gestita da algoritmi di intelligenza artificiale, che identificano le problematiche relative al suono e lo migliorano.
Google Meet come funziona
Google Meet è, insieme a Zoom e Teams, una delle piattaforme smart working per videochiamate o videoconferenze più utilizzate attualmente. Per avviare una video call con l’app, si può utilizzare il pc oppure un dispositivo mobile. Le modalità di avvio quindi sono diverse a seconda del mezzo usato. Quindi come funziona Google Meet?
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Google Meet da Browser Internet
Se si utilizza Google Meet direttamente da computer fisso o portatile, sarà sufficiente usare il proprio browser per collegarsi al sito. Una volta sul sito, si dovrà cliccare sulla voce Nuova riunione, per convocarne una, o Partecipa ad una riunione se si è stati invitati.
Per chi deve organizzare la riunione, le opzioni prevederanno la scelta tra Riunione immediata o programmata tramite Google Calendar.
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Usare Gmail per iniziare una video chiamata Google Meet
Tramite il servizio di posta proprietario di Google, direttamente aprendo l’applicazione dal browser, andrà selezionata Nuova Riunione nel menù laterale dalla voce Meet. Da qui poi si potranno invitare le altre persone copiando l’invito creato da gmail e programmarla con Google Calendar.
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Avviare una videochiamata con Google Calendar
Per usare Google Calendar, basterà aprire Calendar, scegliere Crea evento, cliccare su Aggiungi Invitati, selezionare le persone a cui inviare l’invito, poi salvare ed inviare il tutto. Per partecipare invece basterà cliccare sull’evento selezionando Partecipa da Google Hangouts Meet e poi Partecipa.
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Creare o partecipare ad una riunione Google Meet da cellulare
Per utilizzare Google Meet da un device mobile, sarà necessario innanzitutto scaricare l’app ufficiale di Google.
Sia la versione su App Store per iPhone che Play Store per i cellulari Android hanno lo stesso funzionamento: una volta scaricata ed installata l’app, basterà aprirla per vedere l’immagine video dalla fotocamera, con la possibilità di disabilitare audio e video tramite le apposite icone.
Al di sotto i due pulsanti Nuova Riunione e Codice Riunione permettono di creare una video riunione da zero, aggiungendo i partecipanti, o di partecipare ad una per cui si ha ricevuto l’invito.
Riunioni a distanza più semplici con l’Eliminazione rumori
Ci è servita e ci serve in ottica di smart working, durante le riunioni con i clienti, con i colleghi, oppure per la didattica a distanza.
Una problematica che certamente abbiamo riscontrato un po’ tutti durante le nostre videoconferenze e che ben poco ha a che fare con la qualità della connessione, quanto più con i potenziali disturbi esterni captati dal microfono, insieme alle voci dei partecipanti e che non possono essere tenuti sotto controllo: schiamazzi improvvisi dei bambini, una finestra aperta, porte che sbattono, l’abbaiare del proprio cane, lo scroscio dell’acqua del rubinetto, o banalmente il fruscio dei polpastrelli sulla tastiera o della penna sul tavolo. Tutti rumori alquanto invasivi ma che la funzione di rimozione dei rumori di fondo è in grado di attenuare o addirittura eliminare.
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Su quali piattaforme e device è supportata la funzione
L’eliminazione del rumore è disponibile su computer fissi e portatili, nonché su dispositivi con Android e iOS per le seguenti versioni di Google Workspace:
- Business Standard
- Business Plus
- Enterprise Essentials
- Enterprise Standard
- Enterprise Plus
- Education Plus
- Teaching and Learning Upgrade
- Abbonamento Workspace Individual
Con gli account aziendali Business Standard, Business Plus, Enterprise Essentials, Enterprise Standard e con abbonamenti Workspace Individual l’eliminazione del rumore è attiva per impostazione predefinita.
Sugli account Enterprise Plus, Education Plus e Teaching and Learning Upgrade l’eliminazione del rumore è disattivata per impostazione predefinita.
Su tutti gli account Workspace una volta attivata o disattivata l’eliminazione del rumore per una riunione, l’impostazione viene salvata per quelle future.
Come funziona la cancellazione del rumore?
Il sistema di Eliminazione rumori è gestito da algoritmi di Intelligenza artificiale addestrati per riconoscere voce e altri suoni, in grado di cancellare rumori molesti che potrebbero disturbare la riunione, senza compromettere tuttavia la qualità della videochiamata.
Per addestrare il sistema di AI, gli ingegneri di Google hanno raccolto i dati dei propri meeting, ma hanno preso spunto anche da alcuni video su Youtube, usati per allenare il modello di machine learning.
Una delle criticità, infatti, è stata proprio riuscire a definire cosa potesse essere considerato “rumore”, e successivamente addestrare l’AI a non eliminare troppo. A tal proposito Serge Lachapelle, direttore della gestione dei prodotti di G Suite, ha voluto raccontare un episodio esemplificativo, spiegando che proprio durante una presentazione interna del prodotto, ad un certo punto i partecipanti si sono messi ad applaudire.
L’algoritmo ha però cancellato tutti gli applausi che in realtà rappresentano un evento non certamente fastidioso. Ovviamente quindi lo strumento sta migliorando man mano, anche grazie appunto l’AI.
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Il Denoiser di Google Meet
Ma cosa accade durante una videconferenza e perché si sentono i rumori di fondo? Durante una call si dovrebbe percepire solo la voce dei partecipanti, in realtà il microfono del computer, molto sensibile, rileva molti più suoni: quello generato dalle dita sulla tastiera o di qualcuno parla nelle vicinanze.
Ecco perché il Denoiser di Google Meet ha richiesto molto tempo per essere sviluppato, in quanto la principale difficoltà, è stato proprio distinguere la voce dal rumore. Tale tecnologia funziona perfettamente con suoni a determinate frequenze, come quelle provenienti da un aspirapolvere o emessi da uno strumento musicale, ma riconosce correttamente la voce. Il denoiser, inoltre, durante la sua analisi, considera anche l’elemento “prossimità“, ossia la distanza e l’ampiezza del rumore.
Se quest’ultimo proviene da un oggetto che si trova vicino al microfono, il rumore non viene cancellato completamente, ma diventa più ovattato, per consentire di comprendere le parole degli utenti. Tutti i dati vengono poi inviati ai server di Google in maniera criptata, garantendo la massima privacy. A differenza dell’audio normale non sarà possibile attivare la cancellazione del rumore per gli altri partecipanti, ma solo per se stessi.
Google, infine, ha deciso di inserire il modello di machine learning nel cloud permettendo di avere la stessa esperienza utente a prescindere dal device che si sta utilizzando.