Le reti internet mondiali hanno attraversato periodi difficili, durante l’emergenza Covid-19. Molti dei colossi dello streaming video e gaming avevano scelto di abbassare la qualità di trasmissione dei propri contenuti per permettere a tutti di usufruirne al meglio.
Oggi però la situazione è tornata alla normalità (almeno per quanto riguarda l’uso della rete), e lo streaming è tornato alla qualità solita, e per alcuni questo comporta avere video lenti o che vanno a scatti.
Forse vi serve capire quale sia il problema e magari risolverlo con pochi e semplici accorgimenti.
Perché i film in streaming si bloccano?
Lo abbiamo sperimentato un po’ tutti noi, spesso con un certo fastidio ed irritazione. Parliamo di quel fenomeno noto come “ buffering”, che si verifica quando il caricamento del contenuto in streaming non procede in maniera fluida ma si blocca di continuo, costringendo l’utente ad attese alquanto snervanti.
Perché i video si vedono a scatti? Il buffering si manifesta quando la connessione non riesce a scaricare le sezioni successive del video o dell’audio in questione, prima che il player le raggiunga, provocando, dunque, una visione o un ascolto a “singhiozzo”, nonché obbligando a continue interruzioni del video, per permettere il caricamento delle parti restanti di contenuto.
Cos’è lo streaming
Con streaming s’intende un sistema di trasmissione di determinati segnali audio/video attraverso internet, che permette di fruire del contenuto selezionato senza dover attendere il download completo dello stesso. Un determinato contenuto trasmesso in streaming può essere erogato in due diverse modalità, ovvero sia dal vivo, sia su richiesta.
Nello streaming live, i dati vengono trasmessi utilizzando delle tecniche di compressione in modo da alleggerire il più possibile il carico sulla rete utilizzata per la trasmissione delle necessarie informazioni. Tali tecniche possono comportare un certo ritardo nella trasmissione del flusso di informazioni di una decina di secondi.
Nello streaming on demand, le cui più note piattaforme sono Netflix, Infinity, YouTube o Amazon Prime, i contenuti che si desiderano richiedere si trovano già pronti all’uso sotto forma di file compressi.
Nel momento in cui un utente richiede un determinato file audio e/o video, una volta giunto a destinazione viene decompresso da un programma specifico ( chiamato codec) che riproduce le informazioni contenute nel file richiesto dopo pochi secondi dalla ricezione delle stesse.
Il ritardo prodotto tra l’inizio della ricezione del file e l’inizio della riproduzione dello stesso è appunto chiamato, come già accennato all’inizio “Buffer”. Tale fenomeno tuttavia può essere ridotto, consentendo quindi di migliorare lo streaming. Vediamo come.
Come velocizzare lo streaming video
Ottenere uno streaming senza blocchi è quindi possibile? Certamente, con qualche piccolo accorgimento da adottare senza dover per forza essere degli esperti informatici.
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Limitare le connessioni in contemporanea
L’emergenza sanitaria che ci ha confinati per settimane nelle nostre abitazioni ha implementato in maniera assai massiva l’utilizzo della rete, per la visione di film on demand, per giocare con le console, per la didattica a distanza o per lo smartworking.
Attività che spesso vengono svolte contemporaneamente dai diversi membri della stessa famiglia, sovraccaricando il proprio router, costretto a smistare il traffico internet tra tutti i dispositivi a lui connessi: tablet, smartphone, console, laptop.
Naturalmente maggiore è il numero di dispositivi, minore sarà la velocità della connessione. Diventa quindi strategico disconnettere dal wi-fi tutti i device che al momento non necessitano di una connessione.
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Chiudere tutti i programmi aperti
I software e le app che agiscono in background o che rimangono aperte sul desktop possono rendere il video streaming a scatti, abbassandone la qualità.
Ciò accade perché esse impegnano le risorse del dispositivo, intasando anche la banda dati. Molte app o programmi continuano infatti a scambiare informazioni con la rete anche quando non sono in uso. Ecco perché è consigliabile chiudere tutte le app e i processi superflui.
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Caricamento video lento, svuotare la cache
Se lo streaming non funziona potrebbe essere consigliabile anche svuotare la cache, eliminando i file temporanei dal proprio device.
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Verificare la velocità della vostra rete domestica
Per poter godere di uno streaming fluido occorrerà verificare la velocità della propria connessione rispetto ai valori richiesti dallo stesso operatore.
Per effettuare tale verifica è possibile affidarsi ad uno speed test, uno strumento gratuito che consente di analizzare i dati della connessione che si sta utilizzando al fine di ottenere informazioni precise in merito a tutti i parametri che contribuiscono al giudizio complessivo sulla qualità della rete.
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Cavo Ethernet invece del Wi-fi
Con uno streaming lento, un’altra soluzione è utilizzare una connessione Ethernet. Quest’ultima infatti è fissa, veloce, stabile e costante.
Il Wi-Fi al contrario è esposto a diversi fattori ambientali ed il segnale può essere disturbato da altri dispositivi wireless, oltre che da altri router che usano lo stesso canale.
Per velocizzare lo streaming di casa quindi potrebbe bastare questo piccolo accorgimento.
La velocità minima necessaria per lo streaming video
Per uno streaming video di qualità è necessario possedere una velocità minima di connessione, specialmente per vedere i contenuti video in streaming dalle più diffuse applicazioni tv.
Una velocità standard SD, ad esempio, richiede una velocità di connessione minima fra 1 e 3 Mb/s.
In HD (720p) la velocità richiesta sale a una media di 4,19 Mb/s con numeri che oscillano fra i 2,5 Mb/s di Chili, Amazon Prime Video e YouTube Premium e DAZN con 6,5 Mb/s.
In Full HD (1080p) la media è pari a 6,25 Mb/s.
L’Ultra HD necessita di una velocità media di 19,31 Mb/s: in particolare , 7 Mb/s a Infinity e 25 Mb/s a Netflix, TIMvision, Disney+ e Apple TV+.
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