Molti dipendenti si chiedono spesso come leggere la busta paga. Qual è il modo corretto per verificare la correttezza del cedolino e valutare se tutte le voci presenti sul payroll corrispondono alla verità? Sono quesiti molto frequenti nel mondo del lavoro e le domande che ci si fanno ogni volta che si riceve l’emolumento sono frequenti. Ad esempio. Come si effettua il calcolo della retribuzione? Come si arriva allo stipendio lordo mensile? Quali sono le trattenute che portano ad avere il compenso netto? Qual è il modo per calcolare i contributi previdenziali e le trattenute IRPEF?
La busta paga è un documento che riporta tutti i dettagli del rapporto tra lavoratore e datore di lavoro, oltre che con lo Stato e i vari enti previdenziali (come ad esempio INPS e INAIL). Il cedolino paga può essere cartaceo o elettronico, rappresenta un valido strumento per il dipendente per verificare la correttezza del proprio stipendio in base a quanto stabilito, oltre a vedere il numero di ferie e permessi maturati. Come leggere una busta paga? Saperla analizzare correttamente è fondamentale, vediamo nel dettaglio come fare.
Come leggere una busta paga? I primi passaggi e la retribuzione
Nella testata della busta paga figurano il mese di retribuzione, i dati dell’azienda e quelli del lavoratore. Il cedolino riporta il tipo di CCNL, la qualifica e la mansione lavorativa, il livello, il trattamento economico spettante, giorni e ore effettivamente lavorati. In questa sezione sono presenti anche elementi che compongono la retribuzione: la paga base determinata dal CCNL, la contingenza (indennità) e l’elemento distinto della retribuzione (E.D.R., una somma mensile di 10,33 euro per tredici mensilità). La seconda parte della busta paga permette di comprendere la retribuzione effettiva. Sono infatti indicate le prestazioni del lavoratore: ore ordinarie, ore di straordinari, premi, indennità.
Lettura di una busta paga: detrazioni e contributi
Nella terza parte della busta paga sono presenti i dati previdenziali. Nella colonna delle ritenute sono previsti l’imponibile previdenziale e il totale dei contributi, ovvero quelli che il datore di lavoro è tenuto a versare all’INPS e all’INAIL. Ricordiamo che una parte dei contributi è a carico del lavoratore e vengono trattenuti in busta paga, mentre la quota restante è a carico del datore di lavoro.
In questa sezione del payroll vengono inseriti anche i dati fiscali: l’imponibile, l’imposta lorda e netta IRPEF, le detrazioni di imposta, le addizionali. In questa parte del cedolino viene riportato anche il TFR lordo annuo (pari alla somma di tutte le mensilità lorde maturata diviso per 13,5). Proprio in fondo alla busta paga è presente lo stipendio netto, ovvero la somma che effettivamente viene percepita dal dipendente: si arriva a questo importo sottraendo le trattenute fiscali alla retribuzione lorda.
Come leggere le ferie in busta paga? Giorni goduti, festività soppresse, ROL e permessi
Come funzionano le trattenute in busta paga?
Per ottenere la parte di retribuzione sulla quale calcolare l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) bisogna detrarre le ritenute previdenziali e assistenziali dalla retribuzione lorda. L’imposta lorda IRPEF si ottiene dunque applicando le aliquote progressive all’imponibile netto. Infine l’imposta netta IRPEF si ottiene sottraendo le detrazioni d’imposta all’imposta lorda.
Le detrazioni di imposta sono ad esempio per familiari a carico (coniuge, figli etc.), redditi da lavoro o pensione, altri oneri come spese sanitarie, spese per la frequenza di corsi di formazione, iscrizioni ad associazioni sportive, interessi passi etc. Il totale delle trattenute è la somma dei contributi sociali e del totale trattenute IRPEF, ovvero le trattenute fiscali operate dall’azienda.