Imparare come leggere la bolletta della luce è il primo passo fondamentale per comprendere appieno come incidono i nostri consumi sul bilancio mensile e, a partire da questa maggiore consapevolezza, fare le mosse giuste per decidere come risparmiare sulla bolletta elettrica scegliendo la tipologia di contratto più adatta a noi.
Come leggere la bolletta della luce
Per capire come si legge la bolletta della luce, che sia Enel, Eni, Illumia o di altri, bisogna per prima cosa tenere ben presente che lo schema di riferimento su cui si basano, è stabilito dalla ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Questo permette quindi al cliente di avere una maggiore facilità nella fruizione della documentazione, perché la struttura della bolletta per l’energia elettrica in Italia è sostanzialmente identica a prescindere dal fornitore.
Come leggere una bolletta della luce e far sì che diventi facile capire ogni singola voce?
-
I dati presenti sul primo foglio
Sulla prima pagina della bolletta troverete la spiegazione in sintesi dei consumi, l’importo della fattura con la scadenza e i vostri dati di fornitura.
-
Dati cliente
Qui sono riportati l’intestatario del contratto di fornitura, il suo codice fiscale o partita IVA, se si tratta di un’attività.
-
Indirizzo di recapito
È l’indirizzo, indicato dal cliente, dove viene inviata la bolletta. Non coincide necessariamente con l’indirizzo di fornitura, cioè il luogo fisico in cui viene consegnata l’energia elettrica.
-
Dati di fornitura
Sono i dati che contraddistinguono il punto fisico in cui avviene la fornitura di energia, e comprendono: l’indirizzo di fornitura e il codice POD (il codice identificativo del contatore), nonché la tipologia di contratto (residente o non residente) e di fornitura (mercato vincolato o libero).
-
Il grafico a torta e di cosa tratta
Al di sotto dei dati di fornitura troverete un grafico di sintesi degli importi, in cui vengono riportati nel dettaglio i corrispettivi fatturati, suddivisi in quattro voci principali:
-
Spesa materia energia
La spesa per la materia energia è l’insieme di una quota fissa, che si paga indipendentemente dal consumo, e una quota energia che invece dipende dal consumo, ed è l’unica parte variabile delle tariffe energetiche (è quindi questa voce a determinare la differenza delle tariffe elettriche nel mercato libero).
-
Spesa per il trasporto e gestione del contatore
Parliamo di tutti i costi derivati dal trasporto dell’energia e dalla manutenzione e lettura dei contatori, è stabilita dall’ARERA e quindi non varia da fornitore a fornitore.
-
Spesa per gli oneri di sistema
Anche in questo caso, si tratta di costi imposti dall’ARERA su base trimestrale e uguale per tutti i fornitori. Questi importi servono a finanziare specifici obiettivi collettivi riguardanti il sistema elettrico (tra gli altri, la produzione di energia da fonti rinnovabili e il bonus sociale per le famiglie in difficoltà).
-
Totale imposte e IVA
Come per le due voce precedenti, anche in questo caso le imposte sono stabilite dall’Autorità Garante e sono determinate dalle accise (imposte indirette) che si applicano all’energia consumata e dall’IVA al 10% che viene applicata sul totale della bolletta.
-
Secondo foglio
Sulla seconda pagina della vostra fattura, troverete invece un riepilogo dei consumi che vi saranno stati fatturati e il dettaglio delle letture, con le eventuali fasce orarie (se avete sottoscritto un contratto con tariffa mono, bi o multi oraria):
-
F1
dalle 8:00 di mattina alle 19:00 dal lunedì al venerdì, festività nazionali escluse. -
F2
dalle ore 7:00 alle ore 8:00 la mattina, dalle ore 19:00 alle ore 23:00 dal lunedì al venerdì e dalle ore 7:00 alle ore 23:00 il sabato, festività nazionali escluse. -
F3
dalle ore 00.00 alle ore 7.00 e dalle ore 23.00 alle ore 24.00 dal lunedì al sabato, la domenica e festivi tutte le ore della giornata.
Sempre sulla seconda pagina potrete capire se i consumi che vi sono stati fatturati corrispondono ad una lettura effettiva, rilevata dal distributore in remoto (tramite i contatori elettronici), o effettuata dal cliente con autolettura o se invece si tratta di una lettura stimata.
Nel caso in cui troviate una lettura stimata, significa che il fornitore, tramite i dati comunicati dal distributore, ha ipotizzato un consumo relativo, basandosi sui consumi dei periodi precedenti.
Il Canone Rai in bolletta
Una nuova voce è comparsa da luglio 2016 nel resoconto spese delle bollette di ognuno di noi: il Canone RAI.
La legge di Stabilità del 2016 ha decretato che il Canone RAI venga addebitato, rateizzandolo, sulle fatture per l’energia elettrica dell’abitazione di residenza.
Per il 2020 l’importo è di 90€ da ripartirsi in 10 rate mensili da gennaio ad ottobre, ovviamente secondo la periodicità di fatturazione (quindi in caso di bolletta bimestrale, l’addebito sarà doppio).
È possibile richiedere l’esenzione del pagamento del canone all’Agenzia delle Entrate presentando una dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchio televisivo.
La richiesta d’esenzione è valida solo per l’anno in corso, quindi deve essere ripresentata ogni anno.
Bolletta facile: scegliere consapevolmente
Com’è facile intuire, una volta che sarete in grado di leggere la bolletta della luce e capire quali siano le voci che incidono sul costo, potrete decidere a quale operatore rivolgervi per ottenere un piano tariffario che soddisfi appieno le vostre esigenze.
Potrete anche decidere se preferire tra fornitori che abbiano una componente energia rinnovabile o semplicemente un costo vantaggioso.