Iniziano i primi caldi e vi trovate con il condizionatore che non funziona? Potrebbero esserci tante spiegazioni a questa problematica. Una su tutte, il gas condizionatore finito. Eh sì, infatti anche il gas del vostro condizionatore ogni tanto va controllato e “ricaricato”. Scopriamo insieme come capire se manca il gas condizionatore e come ricaricarlo.
Gas condizionatore: cos’è e come funziona?
Tutti i nostri condizionatori per rinfrescare l’aria hanno bisogno di gas. Il gas contenuto nel condizionatore generalmente è una miscela che permette all’elettrodomestico di assorbire l’aria calda e restituirla rinfrescata. Il gas condizionatore più comune è il R-410A, composto da R32 (obbligatorio dal 2015 perché a basso effetto serra) e R125. Questo gas viene detto anche Refrigerante, in quanto permette la trasformazione del calore, da una sorgente calda a una più fredda. Grazie a questo gas, presente in tutti i condizionatori, l’aria viene assorbita calda e restituita fresca.
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Ogni quanto va cambiato il gas condizionatore?
Il gas condizionatore va cambiato come quello della vostra automobile. Quindi consigliamo di effettuare un controllo ogni 12/18 mesi circa. Può capitare, però, che negli impianti residenziali, che vengono utilizzati meno rispetto a quelli degli uffici o industriali, che il gas sia sufficiente per circa 3/4 anni. Infatti, a casa tendiamo a utilizzare meno il condizionatore rispetto che in un ufficio o un negozio, in cui la media di utilizzo sono almeno 8/9 ore al giorno.
Come capire se manca il gas nell’impianto?
Ci sono diversi motivi per cui il vostro condizionatore non rinfresca l’aria. Ad esempio, potrebbe esserci un malfunzionamento dovuto a una manutenzione inadeguata, oppure potrebbero esserci accumuli di polvere nei filtri. Solitamente, si pensa alla manutenzione quando ci si avvicina all’estate. Ma, in realtà, questa va fatta prima di ricominciare a utilizzare l’elettrodomestico. In altri casi, il malfunzionamento potrebbe essere dovuto a una perdita di gas, oppure allo stato di salute del dispositivo, che potrebbe essere datato e malfunzionante. Vediamo insieme come verificare se il gas del condizionatore è da cambiare.
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Controllare la pulizia dei filtri
Spesso, infatti, il malfunzionamento dell’impianto è dovuto ai filtri. Durante l’inverno, quando l’impianto non viene utilizzato, sporco e polvere possono accumularsi all’interno dei filtri. I filtri hanno il compito di contrastare proprio questi elementi, per proteggere il gas e il motore del macchinario, ma il loro malfunzionamento non consente di avvertire fresco. Infatti, con i filtri sporchi, l’aria viene comunque rinfrescata, ma poi viene bloccata da sporco e polvere dei filtri e non viene avvertita nell’ambiente da rinfrescare. Se i filtri sono essere molto sporchi, possono essere lavati. Affidatevi sempre a un tecnico esperto per queste operazioni delicate.
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Vaporizzatore e condensatore
Il vaporizzatore e il condensatore sono altri due elementi essenziali per la buona funzionalità del condizionatore. Anche in questo caso, la prima azione da effettuare è controllarne la pulizia. Trattandosi infatti di un elettrodomestico che viene usato solo per qualche mese l’anno, l’accumulo di polvere e sporcizia è una delle prime cause di malfunzionamento dei condizionatore. Prima di ricominciare a utilizzarlo, quindi, contattate un tecnico, che vi aiuterà a individuare la sporcizia e pulirà l’elettrodomestico come si deve.
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Semplice ma non banale: controllate le impostazioni del telecomando
Alcuni elettrodomestici fungono da condizionatori ma anche deumidificatori. Questa funzione è utile anche per l’inverno, quando l’aria inizia a rinfrescarsi, e quindi viene richiesto al macchinario lo sforzo opposto, quindi quello di togliere umidità all’aria, e restituirla più calda nell’ambiente. Per ottenere l’aria fresca, quindi, dovrete assicurarvi che l’impostazione sia su cool, il fiocco di neve.
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Controllare eventuali perdite
Come in tutti gli impianti, anche nel condizionatore potrebbe esserci una perdita, dovuta all’usura del tempo. Come verificare se c’è una perdita di gas refrigerante? Prima di tutto bisogna individuarla la perdita e ripararla. In seguito, dovrete poi svuotare il condizionatore di tutto il gas, recuperandolo. Questa procedura serve a rimuovere ogni traccia di acqua, olio, umidità o altri elementi che rischiano di compromettere la funzionalità dell’apparecchio. Soltanto una volta ultimata la procedura, si potrà poi ricaricare il gas.
Non effettuate questa procedura da soli, ma affidatevi a un tecnico. Infine, se il danno che ha causato la perdita è piuttosto importante oppure se il condizionatore è già datato, può essere più conveniente optare per l’acquisto di un nuovo condizionatore, approfittando anche delle agevolazioni fiscali.
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Verificare il corretto funzionamento delle ventole
Le ventole e le lamelle sono quelle che permettono all’aria di passare dal motorino di raffreddamento verso l’esterno, e rinfrescare quindi tutti gli angoli della stanza da rinfrescare. Perciò, una ventola bloccata o una lamella ostruita potrebbero bloccare il flusso d’aria o di gas refrigerante. Inoltre, le lamelle sono parti che rischiano di fare da calamita per polvere e sporco. La ventola, in particolare, ha un indicatore attendibile che segnala il malfunzionamento: il forte rumore.
Se vi sembra che il rumore sia aumentato rispetto al solito, oppure se sembra che funzioni più a rilento, vi consigliamo di contattare un tecnico esperto, che vi aiuterà a verificare e rintracciare il problema, prima che sia troppo tardi.