Torna l’ora legale 2023. Il salto temporale avverrà precisamente nella notte tra sabato 25 marzo e domenica 26. Le lancette degli orologi dovranno spostarsi un’ora avanti, passando dalle 2 alle 3 del mattino.  Questo passaggio, costringerà i dormiglioni a doversi svegliare prima, perdendo di conseguenza un’ora di sonno, ma ci regalerà al contempo un’ora in più di luce la sera. Quali benefici porta dunque il cambio ora legale?

 

 

 

Ora legale 2023: quando scatta?

Il passaggio all’ora legale avverrà tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Come di consueto avverrà di notte, più precisamente, dalle 2 di notte si passerà automaticamente alle 3.

Sono in molti a domandarsi il motivo di questo slittamento orario proprio dalle 2 alle 3.

Si tratta di una decisione presa dall’Unione Europea nel 2001, che ha stabilito come ciascun Stato membro debba spostare le lancette in base al meridiano di Greenwich, ossia facendo riferimento alle ore 1.00 del mattino dell’ultima domenica di marzo per l’ora solare, ed alla stessa ora dell’ultima domenica di ottobre per quella legale.

In Italia, che si trova un’ora avanti rispetto all’ora di Greenwich, tale orario corrisponde  pertanto alle 2 di notte.



 

  • Quanto durerà l’ora legale?

Il termine per il nuovo passaggio all’ora solare è fissato direttamente dall’Ue nell’ultimo weekend di ottobre. Torneremo dunque a riportare le lancette indietro di un’ora nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre.



 

  • Ora legale: vantaggi e svantaggi

  1. Spostando le lancette dell’orologio in avanti, le ore di luce naturale coincidono con quelle di attività della maggior parte della popolazione, risparmiando così sul piano energetico.  Secondo uno studio condotto dal Centro Studi di Conflavoro PMI, l’ora legale consentirebbe un risparmio di 2,7 miliardi di euro solo nel 2023;
  2. Il vantaggio energetico va a braccetto con quello ambientale:  grazie all’ora legale, infatti, si stimano circa 250mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera;
  3.  Per alcuni soggetti, soprattutto i meno mattinieri, il cambio dell’ora potrebbe causare stress, insonnia e problemi di concentrazione. Negli States, il passaggio tra ora solare e ora legale è stato collegato ad una riduzione della produttività lavorativa, aumento dell’incidenza di infarti e ictus, nonchè una maggiore probabilità di incidenti stradali.

 


 

Ora legale: sarà definitiva?

Come sappiamo, l’Unione Europea ha abolito l’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra. Ciascun Stato è stato lasciato libero di scegliere se rimanere con l’ora solare o adottare quello dell’ora legale come fuso orario.

Di fatto nel 2019 il Parlamento Europeo si era espresso in questi termini: gli Stati membri che avessero deciso di mantenere l’ora legale avrebbero dovuto cambiare le lancette dell’orologio per l’ultima volta alla fine di marzo del 2021.

Quelli che avessero preferito mantenere l’ora solare avrebbero dovuto farlo l’ultima domenica di ottobre 2021. A causa della pandemia, però, la situazione è rimasta in stand-by tra Consiglio europeo e Commissione europea.

L’Italia stessa, tuttavia al momento, non ha ancora deciso quale delle due strade scegliere.

 

 

 

 

 

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