La fase 2 dopo il lockdown di oltre due mesi provocato dalla drammatica pandemia di Covid-19 parte con un’interessante notizia sul fronte del bonus ristrutturazioni 2020 contenuto nel decreto di maggio.

In un’ottica di rilancio edilizio, infatti, il governo sta pensando di rinforzare l’ecobonus e sisma bonus con percentuali che potrebbero salire al 110% e più.

Non solo, potrebbe essere previsto anche un prolungamento dei tempi per poter utilizzare gli incentivi, un potenziamento dello sconto in fattura e la cessione del credito alle banche.

 

 

Detrazioni al 100% ed oltre per le ristrutturazioni edilizie

Nella ripresa dell’economia, l’edilizia rappresenta senza dubbio un settore strategico che dopo molti anni di crisi aveva riscontrato un’inversione di tendenza ma che a causa dell’emergenza Coronavirus e dello stop delle ultime settimane per limitare il contagio è a nuovo rischio collasso.

Per fronteggiare le difficoltà economiche derivanti dall’emergenza sanitaria in atto, il governo sta dunque studiando un ulteriore provvedimento che prevede grandi novità per quanto riguarda il tema delle detrazioni fiscali legate ai lavori di casa.

Chiunque decida di effettuare lavori di ristrutturazione edilizia in ambito domestico, volti sia alla messa in sicurezza dell’edificio che all’efficientamento energetico del proprio immobile, potrà godere di detrazioni fiscali fino al 100% e oltre.

  • Ecobonus fino al 110% o al 120%

Sulle agevolazioni ristrutturazione prima casa il governo ha al vaglio più ipotesi, fra queste, la possibilità di riconoscere una detrazione del 120%, da suddividere in 10 rati annuali per tutti coloro che opteranno per un intervento di riqualificazione energetica con pagamento anticipato. I contribuenti privi di liquidità necessaria potranno invece optare per uno sconto immediato in fattura. In tal senso il fornitore dovrebbe anticipare, il 100% del costo dei lavori, ma otterrebbe un rimborso del 120% sotto forma di credito d’imposta. Vediamo in che modo.

 

 

  • Lavori di ristrutturazione gratis? Sì, grazie al credito d’imposta per le imprese

Il governo con questa misura “shock”, intende introdurre un sistema virtuoso tale per cui  le famiglie potranno effettuare lavori di ristrutturazione senza dover sborsare alcuna somma di denaro ma semplicemente  vendendo la detrazione fiscale all’impresa.

Le imprese, dal canto loro, potranno recuperare la loro liquidità utilizzando il  credito d’imposta in compensazione in cinque quote annuali oppure potranno cederlo alle banche.

Una proposta definita “storica”  dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro che ha sottolineato: “L’Italia deve ripartire con un nuovo approccio economico basato sulla sostenibilità ambientale. Abbiamo il dovere di superare questa fase di emergenza cogliendo l’opportunità di favorire la transizione ecologica.

Questa misura rappresenta una svolta storica sul piano economico e culturale per il nostro Paese, che si candida a diventare un modello per le politiche di sviluppo sostenibile a livello globale”.

  • I lavori ammessi per il bonus ristrutturazione  110%

Per poter accedere al bonus ristrutturazioni 2020 che dovrebbe scattare dal 1° luglio 2020 e restare operativo fino al 31 dicembre 2021, quali tipologie di interventi potranno essere incluse? Naturalmente questo superbonus sarà utilizzabile per tutti quei lavori finalizzati ad un risparmio energetico, grazie ad esempio all’installazione di pannelli fotovoltaici, di sistemi di riscaldamento a pavimento, alle pareti, all’eventuale sostituzione degli infissi ed i lavori di adeguamento antisismico.

 

 

 Sismabonus con detrazioni maggiorate

Per gli interventi finalizzati all’adozione di misure antisismiche, il Decreto Legge n. 63/2013 ha introdotto il cosiddetto “sismabonus”.

In base al risultato ottenuto con l’esecuzione dei lavori, della zona sismica in cui è ubicato l’immobile e della tipologia di edificio sono concesse diverse detrazioni.

In particolare per le spese sostenute tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, la percentuale di detrazione può arrivare fino all’85% e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

La norma in questione prevede in sostanza una detrazione fiscale per tutti quegli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, legate all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione.

Si trova altresì in fase di valutazione anche una detrazione del 90% a favore di chi, dopo aver effettuato un intervento incentivato con il sismabonus, deciderà di stipulare una polizza assicurativa anticalamità.

L’idea, come ha ribadito Riccardo Fraccaro,  è che le case siano più sicure, antisismiche ed ecosostenibili, con un beneficio per tutta la collettività.

 

 

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