I bonus bollette luce e gas sono degli sconti previsti dal Governo per sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico. Queste misure sono state potenziate per i primi tre mesi del 2023, innalzando la soglia dell’ISEE prevista per accedere all’agevolazione: ne hanno diritto i nuclei famigliari con meno di 15.000 euro annui (oppure 20.000 euro se con almeno quattro figli a carico). Questo sostegno cesserà di esistere dal 1° aprile 2023, quando subentreranno nuove misure di sostentamento, ancora da definire nel dettaglio da parte del Governo: si parla di misure di supporto per chi consuma di meno, ma ne sapremo di più nelle prossime settimane.


Chi ha diritto al bonus bollette luce e gas

Per richiedere il bonus bollette luce e gas, bisogna disporre di un Isee inferiore a 15.000 euro annui oppure non superiore a 20.000 euro se si hanno almeno quattro figli a carico. In alternativa essere titolare di reddito o pensione di cittadinanza.

Come chiedere il bonus bollette luce e gas

Per ottenere il bonus bollette luce e gas è sufficiente presentare la Dichiarazioni sostitutiva unica (Dsu) e ottenere un’attestazione di Isee entro la soglia prevista per l’accesso all’agevolazione. Oppure si deve risultare titolari di reddito/pensione di cittadinanza. L’accesso su domanda resta invece valido per il bonus legato a situazioni di disagio fisico (ad esempio portatori di gravi malattie o pazienti che richiedono l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali).

Quanto vale il bonus elettrico?

L’entità del bonus bollette dipende dal numero di componenti del nucleo familiare Isee indicati nella dichiarazione sostitutiva unica. Per i nuclei con 1-2 componenti il valore del bonus ordinario e della compensazione integrativa temporanea è pari a 182,7 euro; sale a 236,7 euro per i nuclei di 3-4 persone; tocca i 265,5 euro per le famiglie sopra i 4 componenti.

Quanto vale il bonus gas?

L’entità del bonus per la bolletta del gas dipende dal numero di componenti del nucleo familiare e dalla categoria d’uso associata alla fornitura agevolata e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. Per le famiglie fino a 4 componenti, per l’acqua calda sanitaria e/o uso cottura, l’assegno vale 64,80 euro a prescindere dalla zona climatica; se si passa, invece, al riscaldamento si va 171 euro per la zona A/B a 336,60 per la zona F; mentre, se i due utilizzi sono associati, l’importo va da 235,80 euro per la zona A/B a 401,4 euro per la zona F. Per le famiglie sopra i 4 componenti, l’assegno base (solo acqua sanitaria e/o uso cottura) ammonta a 92,70 euro; per il riscaldamento, si va da 184,50 euro (zona A/B) a 418,50 euro (zona F); per l’uso associato, gli importi variano infine da 277,20 euro (zona A/B) a 511,20 euro (zona F).

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