Con la Legge di stabilità 2016 (legge del 28 dicembre 2015, n. 208) dal Governo Renzi, il Canone Rai è stato inserito come voce nella bolletta dell’energia elettrica, e i titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale lo pagano direttamente versando il contributo della bolletta. Ma le cose stanno per cambiare. Infatti, tra i requisiti per ottenere i fondi del Recovery Plan o PNNR, Piano nazionale di ripresa e resilienza, c’è proprio l’esclusione degli oneri impropri dalla bolletta della corrente. Ma quindi, cosa cambierà? E come verseremo il Canone Rai? Scopriamolo insieme in questo articolo di approfondimento.
Canone Rai in Bolletta
Il Canone Rai è la tassa sul possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive”, che dal 2016 è stata inserita come voce nella bolletta della luce dalla legge di Stabilità. L’importo dovuto per il Canone Rai annuale è di 90€, che viene attualmente suddiviso in 10 rate mensili, da gennaio ad ottobre. Queste rate vengono addebitate in bolletta secondo la personale periodicità di fatturazione, in base al proprio abbonamento e fornitore. Inoltre, qualora si fosse intitolati, potrete richiedere l’esenzione dal pagamento del canone presentando all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato.
-
Come si paga il canone Rai?
L’importo del canone Rai dal 2016, quindi, viene addebitato sulle fatture emesse dalle imprese elettriche in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno. Però, se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone va comunque versato, ma in questo caso di dovrà usare il modello F24 entro la fine dell’anno corrente.
Infine, è possibile pagare il canone TV direttamente mediante addebito sulla pensione. Per fare ciò, è obbligatorio farne richiesta al proprio ente pensionistico.
-
Come sanno le compagnie chi deve pagare?
Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate trasmette a ogni fornitore di energia l’elenco dei clienti a cui addebitare il canone Rai. In seguito, tale fornitore emette le fatture contenenti l’importo rateizzato del canone, in base alla frequenza delle bollette, se mensili o bimestrali.
Canone Rai Esenzione
Dato che il Canone Rai si paga se in possesso di un apparecchio elettronico per la ricezione di radioaudizioni televisive in casa, i contribuenti titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale che non siano in possesso di tali apparecchi possono chiedere l’esenzione. In particolare, per evitare l’addebito del canone tv in bolletta, possono dichiarare che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica a loro intestata è presente una televisione, presentando la dichiarazione sostitutiva compilando l’apposito modello.
Sono, inoltre, esenti dal pagamento gli anziani sopra i 75 anni che abbiano un reddito annuo inferiore a 8000 euro.
La dichiarazione sostitutiva ha durata annuale, quindi va sempre rinnovata.
-
Come presentare il modello di esenzione?
Il modello di esenzione va presentato direttamente dal contribuente o dall’erede tramite l’applicazione web sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modulo. Nei casi in cui non sia possibile l’invio online, il modello, unito ad un valido documento di riconoscimento, può essere inviato, tramite raccomandata senza busta, all’indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.
Chi detiene una tv in locali o esercizi pubblici deve pagare un canone speciale, quindi non quello base che pagano i privati. Il fornitore di energia elettrica di competenza riceve mensilmente dagli enti preposti l’indicazione delle forniture su cui effettuare l’addebito e l’ammontare delle rate da addebitare.
Stop Canone Rai in bolletta dal 2023, cosa cambia?
La Commissione Europea, come impegno vincolante per rilasciare i fondi del Recovery o PNNR ha richiesto che il Canone Rai sia calcolato al di fuori dagli “oneri impropri” dei costi dell’energia. In particolare, l’eliminazione dell’obbligo per i fornitori di elettricità di riscuotere oneri non correlati al settore dell’energia elettrica come il canone Rai, fa parte degli accordi presi dal Governo per ricevere i fondi del Next Generation Eu ai sensi della “decisione di esecuzione del Consiglio europeo”.
A confermare questa decisione, il portavoce dell’agenzia della Commissione europea che ha confermato che l’Italia dovrà rimuovere gli oneri non correlati dalla bolletta della luce entro il quarto trimestre del 2022. La richiesta è giustificata dal fato che siano necessarie misure per garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’energia elettrica e che il Canone Rai non sia un servizio erogato da un fornitore di energia. Pertanto, trattandosi di un servizio non erogato dallo stesso fornitore, non potrà essere inserito nei costi addebitati ai clienti.
Ancora non è chiaro, quindi, come verrà gestito il pagamento del Canone Rai a partire dal 2023.
-
Come disdire il Canone RAI
Accedendo al modello di disdetta del Canone Rai dell’Agenzia delle Entrate, dovrete inserire tutti i vostri dati. In seguito, allegate i documenti d’identità e tutta la documentazione richiesta, e spedite una raccomandata AR all’Agenzia delle Entrate. Inserite tutti i dati del mittente della disdetta abbonamento del Canone Rai. Infine, dovrete compilare online la Dichiarazione Sostitutiva di esenzione Canone Rai, indicando le motivazioni e fornendo prova della richiesta.