Il passaggio all’ora legale avverrà tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Come di consueto avverrà di notte, esattamente dalle 2 alle 3. Si dormirà un’ora in meno quindi, ma si potrà godere di un’ora di sole in più il giorno seguente. Ma per quanto tempo ancora rimarrà in vigore questo passaggio di orari? Per quale motivo si è aperto un ampio dibattito relativo alla possibilità di abolire definitivamente l’orario legale?
Ora legale ed ora solare: cosa sono?
L’ora legale è quella in vigore nel fuso orario al quale appartiene il paese in cui si vive. Durante i mesi estivi uno Stato può decidere di aderire alla convenzione e di spostare in avanti di un’ora le lancette. Questo accade comunemente dall’inizio della primavera fino ad ottobre.
L’ora solare è invece quella che si utilizza da fine ottobre e per tutto l’inverno. Essa dovrebbe essere diversa in ogni angolo del mondo.
In alcuni paesi sussiste la distinzione tra orario estivo e orario invernale. In Italia si parla invece di ora solare e legale, sebbene non vi sia una corrispondenza esatta con l’ora solare astronomica.
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Ora legale e solare: perchè esistono?
L’ora legale è stata introdotta con l’obiettivo di recuperare la luce diurna, favorendo dunque il risparmio energetico.
Passare all’ora legale consente infatti una riduzione dei consumi di energia elettrica, in quanto si ricorre meno all’illuminazione artificiale.
Oltre al risparmio in termini economici, si tutela anche l’ambiente, visto che l’ora legale evita di immettere nell’atmosfera almeno 300mila tonnellate di anidride carbonica.
In Italia l’ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916 per questioni belliche, diventando definitiva nel 1966.
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Abolire ora legale: perchè?
Negli ultimi anni, l’ora legale è stata al centro di un grande dibattito in tutta l’Unione Europea.
A luglio del 2018, infatti, la Commissione Europea aveva indetto un sondaggio, coinvolgendo circa 4,6 milioni di persone, per capire quanti di loro desiderassero mantenere l’ora solare in maniera definitiva.
Secondo i dati analizzati, l’84% delle persone era interessata ad abolire l’ora legale per mantenere solo l’orario naturale. Per quale motivo?
I Paesi del nord, nei quali le giornate sono più lunghe, non beneficiano, di fatto, dell’ora legale. Quest’ultima invece risulta particolarmente utile nei paesi del Sud Europa, proprio come l’Italia.
Tra gli altri motivi per cui si parla da tempo dell’abolizione dell’ora legale rientra la tematica legata all’impatto sul benessere psicofisico delle persone. Da una parte le giornate più corte possono causare sintomi depressivi, dall’altro l’ora legale comporta uno scompenso transitorio similare al jet lag.
Nel marzo del 2019, il Parlamento Europeo ha poi deciso che l’ora legale sarebbe stata abolita a partire dal 2021, lasciando a ciascun singolo stato dell’Unione la scelta se mantenere l’una o l’altra.
La pandemia di Covid 19 ha poi spostato l’attenzione su questioni di maggiore rilevanza, lasciando questo tema, per il momento, irrisolto.